attila abbatantuono

Genova – Il premio “Attila” al sindaco Marco Bucci per i “disastri” combinati nel quartiere di Nervi. La goliardica premiazione avverrà sabato 20 giugno, in piazzetta Pittaluga, alle 10 del mattino e quasi certamente il primo cittadino non parteciperà alla cerimonia.
A consegnare il premio, non esattamente tra i più ambiti, saranno alcuni cittadini residenti nella zona e il circolo Nuova Ecologia di Legambiente.
Questa la “motivazione” allegata alla targa commemorativa preparata per sabato:

“Per la serie di interventi rilevanti operati dalla sua Amministrazione, nel suo Borgo Natio di Nervi, per il Traforamento Puntuale di tutta la passeggiata a mare per piantare i chiodi di fissaggio della lunga passerella rossa;
– Per la promessa di una rapida piantumazione di tutti i 230 alberi abbattuti nei parchi nel
2016 dal tifone. Siamo a metà del 2020 e non è stato ancora piantato alcun albero e del
progetto di restyling si è persa ogni traccia;
– Per la distruzione dei prati durante Euroflora 2018, causata anche dai pesanti Jersey di
cemento, che hanno così compattato il terreno da non permettere più la ricrescita dell’erba,
riproponendosi di ripetere l’esperienza nel 2021 con ulteriore pregiudizio dei Parchi Storici
di Nervi;
– Per la chiusura forzata dei parchi durata complessivamente alcuni mesi, dapprima per
l’installazione delle strutture di Euroflora 2018 e dopo per il parziale ripristino delle aree
verdi, stante la risemina dei prati devastati ripetuta per ben quattro volte al costo di decine
di migliaia di euro pubblici;
– Per la prossima distruzione della piscina Mario Massa al porticciolo, sostituita da un
ecomostro a gradoni digradanti verso mare (dove permarrà il divieto di balneazione), il
contestuale pesante ampliamento del molo e la realizzazione di una diga soffolta che mette a repentaglio le praterie di Posidonia tutelate da trattati internazionali;
– Per il previsto dragaggio del tratto terminale del Torrente Nervi, al fine di renderlo
navigabile fino ai piedi dell’Antico Ponte Romano, con inevitabile perdita della flora e della
fauna ivi presenti;
– Per la decisione di costruire in Campostano l’ennesimo supermercato con parcheggi e il “tetto piscinato”, nell’ultima area verde non urbanizzata ancora presente nel centro del quartiere, davanti al Sagrato della chiesa Plebana di S.Siro, con inevitabili serie
conseguenze per il tessuto commerciale e per il traffico indotto nella zona;
– Per l’ipotesi di progetto edilizio con torri di proporzioni inusitate, vista cimiteri, nell’area
dell’ex AURA”.