coda corso ItaliaGenova – Ciclisti contro il sindaco Marco Bucci per la decisione di sospendere, per la durata del Nautico, la pista ciclabile di corso Italia e pronti alla protesta se da mercoledì non saranno ripristinate.
Dopo l’iniziale “pace” tra ciclisti e sindaco, ecco divampare la protesta e le minacce di rivolta se il provvedimento non dovesse essere “a tempo”.
Secondo FIAB Genova, infatti, la soppressione temporanea della pista ciclabile di corso Italia non sembra essere stata la soluzione al traffico della Foce di questi giorni

“Abbiamo preso atto venerdì della soppressione temporanea della pista ciclabile di Corso Italia per fluidificare il traffico alla Foce – tuona Romolo Solari, presidente Fiab Genova – Qualcuno ha detto che eravamo favorevoli. Diciamo piuttosto che siamo stati tolleranti, non sono certo cinque giorni di Salone Nautico che inficiano le sorti della ciclabilità genovese e noi non siamo “talebani” dell’ambiente. Eravamo però scettici ed abbiamo aspettato questa mattina per vedere se il traffico alla Foce sarebbe stato fluido e non ci sembra proprio”.

Secondo i ciclisti di FIAB, insomma, la decisione presa dal sindaco Bucci non solo è stata inutile ma addirittura controproducente.

“Qualcuno potrebbe dire che con la pista ciclabile operativa ci sarebbe stato ancor più ingorgo e qui casca l’asino – spiegano alla FIAB – Ormai se ne sono accorti in molte città che più favorisci gli spostamenti individuali in auto più il traffico aumenta, più il traffico aumenta, più ci sono ingorghi. Più aumenti la possibilità di parcheggiare in centro più il traffico aumenta, più costruisci strade più il traffico aumenta. E’ questo il modello di sviluppo che vogliamo? Le piste ciclabili sono un problema o un’opportunità?”.

Nella nota di Fiab Genova arriva anche i toni minacciosi rivolti al sindaco Bucci

“Questa volta siamo stati tolleranti – scrive FIAB – ci auguriamo che da mercoledì venga ristabilito un minimo di ordine in strada dove ognuno abbia il proprio spazio non invaso dagli altri. Ormai il tempo per abituarsi alle ciclabili d’emergenza c’è stato. Da mercoledì non vogliamo più vedere auto e moto parcheggiate sulle corsie ciclabili di Piazza Rossetti, Via Gestro, Via XX Settembre, Via Petrarca, ecc. Ci auguriamo che chi ne ha la competenza se ne faccia carico”.

Sul fronte opposto restano anche trasportatori e cittadini contrari alle piste ciclabili così come sono state realizzate a Genova: pericolose e a danno di chi è costretto a spostarsi in auto.
Secondo i detrattori delle piste ciclabili, infatti, in direzione levante la soppressione della pista ciclabile ha avuto un effetto determinante testimoniato dalla stessa immagine inviata da FIAB per dire il contrario mentre il caos in direzione ponente sarebbe da imputare a problemi del traffico della Foce legati anche al Salone Nautico e presenti ogni anno nello stesso periodo.
Cittadini e trasportatori contrari alle piste ciclabili ribadiscono che gli spazi potevano essere ricavati sui marciapiedi di corso Italia come avviene a Nizza e in molte altre città del mondo e che il numero degli utilizzatori delle piste è talmente esiguo da rendere ingiustificabile una tale campagna di diffusione delle piste.
Alla richiesta di maggiori controlli anti auto e moto sulle piste ciclabili, i contrari rispondono chiedendo al Comune maggiore rigore contro le bici sui marciapiedi di corso Italia e l’istituzione dell’obbligo dell’uso del casco, della targa e della assicurazione per biciclette e monopattini che sfrecciano tra le auto e nel normale traffico cittadino.