Genova – Una lettera di licenziamento recapitata alla Vigilia di Natale per liquidare il giornalista Michele Varì, autore delle immagini choc all’interno dell’ospedale San Martino, con i pazienti abbandonati sulle barelle nel Pronto Soccorso.
L’emittente TV TeleNord ha deciso il licenziamento di un cronista di lungo corso, stimato e apprezzato per il fiuto per la notizia ma anche per la capacità di trovare aggiornamenti e piccoli e grandi scoop.
Firma dell’indimenticato Corriere Mercantile, Michele Varì era approdato alla Redazione di TeleNord dove si era subito distinto per la mole di notizie con cui arricchiva il Tg ma anche le pagine online aumentandone significativamente il seguito tra i Lettori.
Molti i servizi giornalistici che hanno suscitato anche clamore mediatico come quello in cui ha mostrato i pazienti del Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino in condizioni disastrose ricevendo proteste piccate sprattutto da chi quelle immagini non avrebbe mai voluto farle vedere al Pubblico.
Nella motivazione del licenziamento non c’è alcun accenno alla vicenda e si parla di un supposto danneggiamento di uno strumento aziendale usato per intercettare non meglio precisati segnali radio.
La vicenda approderà in Tribunale per verificare se il licenziamento è lecito o se il giornalista dovrà essere reintegrato sul posto di lavoro.

Ecco il comunicato sindacale dell’Associazione Ligure dei Giornalisti in solidarietà del collega licenziato:

“Vigilia di Natale dell’anno più tribolato di questo millennio ancora giovane ma che già aveva colpito duramente con la crisi economica del 2008, la più lunga e acuta della storia. Gli auguri si fanno, ma sussurrati, con pudore. Ma poiché al peggio non c’è limite, ecco che stamane il postino che ha suonato alla porta di un collega di Telenord non ha consegnato una strenna natalizia – quelle arrivano solo ai direttori, quelli con cui saremmo sulla stessa barca – ma una raccomandata. Con la comunicazione peggiore che un collega a due anni dalla pensione possa temere di leggere: licenziamento.

Il collega è Michele Varì, una vita da cronista – firma del Corriere Mercantile, poi, dopo il fallimento della testata, mesi di collaborazioni fino all’assunzione a Telenord – è stato messo alla porta alla vigilia di Natale. Adducendo, l’editore, un pretestuoso quanto inconsistente motivo disciplinare: una radio rotta con la quale il collega avrebbe dovuto, asserisce il padrone dell’emittente genovese, intercettare non si sa bene chi e perché, posto che nessuno si scambia più per radio e in chiaro neppure gli auguri.
Nell’augurare a Michele ed ai suoi cari tutto il meglio al quale possano aspirare, confermiamo che il sindacato dei giornalisti della Liguria sarà al suo fianco perché in ogni sede – politica, istituzionale, legale – siano tutelate le sue ragioni e la dignità del lavoro”.