ristoratori, manifestazioneIeri gli scontri di piazza, a Roma, davanti al Parlamento, con feriti e cariche della polizie e oggi l’apertura “in segno di protesta” anche in Liguria. Il movimento #ioapro non si ferma ed anzi rilancia con un’iniziativa che ha già avuto un’anticipazione qualche giorno fa, rimasta però “sottotraccia”.
Da oggi, infatti, i Ristoratori aderenti alla protesta apriranno le saracinesche in violazione dei divieti e non si limiteranno a preparare cibo da asporto o per le consegne a domicilio ma apparecchieranno i tavoli offrendo la possibilità ai clienti di mangiare “come se nulla fosse”.

Una protesta che può avere conseguenze molto gravi per i Ristoratori, che rischiano la sanzione sino a 5mila euro e per i clienti che possono essere multati per 400 euro.
Inoltre le forze dell’ordine possono richiedere ed ottenere la chiusura per 5 giorni dell’attività.

Chi aderisce sulle pagine social si dice informato del rischio e ne accetta le conseguenze ma sarà la prova dei fatti a vedere quante attività decideranno di violare apertamente le regole con i controlli già annunciati.
La precedente edizione della protesta, infatti, si era chiusa senza violazioni sanzionate o quasi ma in molti, specie sui social avevano protestato visto che le attività aperte erano ben conosciute e avevano pubblicizzato la loro scelta sui social.
Difficile che chi deve far rispettare le regole non sapesse cosa stava avvenendo ed ancor più difficile che tale “svista” possa ripetersi oggi.
Del resto se le regole ci sono si possono contestare pacificamente con le manifestazioni o i cortei ma non violarle sperando in una sorta di “amnistia” generale.
Amnistia che suonerebbe doppiamente ingiusta a chi invece subisce i danni delle chiusure e del coprifuoco limitandosi alla protesta formale ma rispettando le normative.

Una situazione sempre più difficile ed esplosiva che ieri, a Roma, si è trasformata in ripetuti scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine che presidiavano la piazza davanti al Parlamento.