Genova – Una vera e propria emergenza molestie sugli autobus, con oltre 300 segnalazioni quella che emerge dopo la denuncia di una ragazza che ha raccontato sui social la disavventura di una amica, molestata su un bus e costretta ad assistere ad un atto di auto erotismo.
La giovane, oltre a ricevere la solidarietà di tantissime donne e uomini ed aver dato il via ad un ordine del giorno contro le molestie sottoscritto all’unanimità dal consiglio comunale di Genova, ha anche ricevuto oltre 300 racconti di altre donne che hanno subito molestie sui bus.
Un diluvio di denunce che sta mettendo in forte imbarazzo chi ha la responsabilità della sicurezza sui mezzi pubblici e in tutta la città.
Trecento racconti che potrebbero presto essere inseriti in una iniziativa editoriale che nasce per potersi allargare a tutta Italia e raccogliere le testimonianze di altre vittime che potrebbero esserci in altre città, su altre linee del trasporto pubblico.
La denuncia della giovane ha avuto l’effetto “valanga” e il numero delle persone che segnala e denuncia di aver subito molestie sui mezzi pubblici a Genova è enorme, da vera emergenza.
Resta da capire come sia possibile affrontare questo tipo di situazioni senza la presenza a bordo dei mezzi di personale addetto alla sorveglianza.
Da più parti si chiede che, oltre alle telecamere a bordo, si torni alla figura del “bigliettaio” che controlla la regolarità del viaggio da parte degli utenti ma può anche avere un ruolo di “sorvegliante” sul comportamento adottato a bordo degli autobus.