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Genova – E’ sempre più diffuso anche il Liguria il fenomeno della dispersione e dell’abbandono didattico, un’interruzione degli studi da parte di giovani e giovanissimi prima del conseguimento di un titolo di studio.

Nell’ultimo anno e mezzo a far crescere il numero di ragazzi che scelgno di lasciare la scuola ci ha pensato la pandemia, caratterizzata da scuole chiuse e difficoltà da parte di molti studenti a seguire le lezioni on line.

Per contrastare il fenomeno e aiutare i ragazzi, l’Agenzia per la Famiglia del Comune di Genova, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova e gli Istituti Comprensivi Sestri Est e Centro Storico ha dato vita al progetto “Amici di Studio” un sistema di sostegno relazionale e didattico-pedagogico per i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, attraverso l’azione di tuto universitari.

Il programma è strutturato in due fasi.

La prima, sviluppata da maggio a settembre 2021, coinvolgerà una ventina di studenti di due scuole secondarie di primo grado. Ogni ragazzo, scelto dalla scuola secondo criteri concordati con l’Agenzia, potrà essere seguito da un universitario che lo aiuterà affrontare e superare le difficoltà scolastiche e relazionali.

A settembre, dopo la conclusione della prima fase, il progetto sarà esteso a più scuole secondarie e ad altri studenti universitari tutor.

Lorenza Rosso, assessore alla Famiglia e relativi diritti, ha dichiarato: “Grazie all’impegno degli operatori dell’Agenzia per la Famiglia chiamati ad attuare il Progetto INFOrmiamoci e APPlichiamoci – Essere presenti nel tempo 2.0 finanziato dal dipartimento Politiche per la Famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri, si avvia un’importante esperienza che, con il coinvolgimento attivo di studenti universitari, offrirà a giovani studenti di scuole secondarie un’opportunità per superare difficoltà nel proprio percorso scolastico, migliorare i propri risultati e le relazioni con altri studenti e con gli insegnanti. Un contributo particolarmente significativo, realizzato nell’ambito di una collaborazione insteristituzionale e in un anno scolastico appesantito dalle limitazioni conseguenti all’emergenza Covid-19”

Ancora, Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia per la famiglia del Comune di Genova, spiega: “Abbiamo ritenuto utile favorire l’incontro e lo scambio tra ragazzi appartenenti a diverse fasce d’età. I più grandi prenderanno per mano i più piccoli per sostenerli nella loro formazione e capire i problemi di adolescenti in difficoltà. Un aiuto anche per le famiglie, impegnate a far fronte ogni giorno alle difficoltà legate alla conciliazione dei tempi di lavoro e cura dei figli”.

“In quest’ultimo anno – ha detto Francesca Lagomarsino docente Disfor Università di Genova – è emerso chiaramente come le disuguaglianze sociali abbiamo amplificato i disagi e le difficoltà create dalla pandemia, colpendo in particolare gli studenti delle fasce sociali più deboli che non hanno potuto contare su un sostegno familiare, relazionale e anche economico significativo. È in continuo aumento la presenza di alunni drop out o che manifestano disagi psicologici ed emotivi. Obiettivo di questo progetto – ha concluso la docente – è appunto creare un supporto didattico, ma soprattutto relazionale, in cui gli studenti più grandi fungano anche come modello di riferimento positivo a cui poter guardare in vista dei propri percorsi di vita futuri”.