Nella foto, un “punteruolo rosso”

Ceriale dichiara guerra al punteruolo rosso che sta uccidendo le palme in tutta la Liguria e lo fa con una tecnica di endoterapia che a Genova è stata “scartata” perché, secondo alcuni esperti non sarebbe efficace.
Una curiosa “disparità di trattamenti” che sorprende gli amanti della Natura che vorrebbero veder salvate le enormi palme che caratterizzano il territorio ligure ormai da più di un secolo e che, invece, sembrano spesso condannate ad una sorta di “destino ineluttabile”.

“Il punteruolo rosso ha ormai cambiato la fisionomia di molte aree della riviera ligure – spiega il vice sindaco di Ceriale e assessore Luigi Giordano – sia a levante sia a ponente. Ma ora, finalmente, è arrivata una soluzione: è stato, registrato a fine 2020 un nuovo insetticida utilizzabile per la difesa delle palme dalle infestazioni di Rhynchophorus ferrugineus, questo il nome del punteruolo rosso. La procedura è stata lunga e complessa e ha visto, nella fase finale di verifica applicativa, la partecipazione attiva del Comune di Ceriale”.

La registrazione italiana è arrivata successivamente a quella francese: in Francia, ed in particolare in Costa Azzurra, il nuovo principio attivo era già stato applicato con successo, ponendo, quindi, le opportune premesse per il successo della procedura italiana.

palma nervi
(nella foto un palma crollata a terra dopo attacco del punteruolo rosso)

“Proprio Ceriale, a partire dalla fine del 2015, è stato il comune dove è stata validata l’efficacia di questo trattamento innovativo per la protezione delle palme ed in particolare delle palme “Phoenix conariensis”. Si sono svolti quattro studi scientifici sull’efficacia dell’applicazione fitosanitaria, realizzati dal 2016 al 2019: i risultati raccolti sono stati assolutamente positivi ed hanno dimostrato l’assoluta affidabilità del nuovo sistema di lotta al punteruolo rosso” aggiunge Giordano.

Il principio attivo utile per la lotta a punteruolo rosso è stato sperimentato nel territorio cerialese grazie al supporto del CeRSAA di Albenga: Ceriale è stata scelta per l’estrema cura dedicata al suo verde urbano ed in particolare al patrimonio delle palme, simbolo della riviera ligure, che adornano la passeggiata a mare della città rivierasca.
Partendo con l’amministrazione condotta da Ennio Fazio e proseguendo con l’amministrazione guidata da Luigi Romano è stato intrapreso e portato a termine il progetto di registrazione di “Revive II” (a base di emamectina benzoato 95 g/l): questo il nome del nuovo prodotto fitosanitario per la difesa delle palme, brevettato dalla Syngenta Spa, accompagnato da un apposito dispositivo per le applicazioni in endoterapia.

palme Ceriale

“Le attività sono iniziate operativamente nel 2016, quando il CerSAA, in collaborazione con i settori Economia e Attività Produttive del Comune di Ceriale e i dirigenti Diego Rubagotti e Vincenzo Pastorino, ha dato il via alla prima sperimentazione ufficiale, il tutto con l’attenta e costante sorveglianza del Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl 2 Savonese – sottolinea ancora il vice sindaco e assessore – La difficoltà maggiore è stata quella di armonizzare le esigenze sperimentali a quelle dei cittadini e dei turisti che affollano il fronte mare di Ceriale, ma anche in questo caso il contributo tecnico del nuovo formulato è di estremo aiuto, in quanto viene applicato una sola volta all’anno mediante una iniezione al tronco della palma, utilizzando uno strumento ad hoc in grado di condurre il prelievo dell’insetticida direttamente dalla confezione, evitando al tempo stesso ogni contatto con l’operatore e una possibile dispersione ambientale; infine l’azione è completata con una sigillatura del foro di iniezione tramite una speciale mastice”.

“Come ultimo atto, nel 2021, a Ceriale è stato presentato il sistema completo di applicazione di Revive II, secondo le necessarie precauzioni dovute all’emergenza Covid-19, e si è avuta la prima dimostrazione concreta: una tecnica di iniezione (infusione) veloce e facile da utilizzare”.

“Non dimentichiamo le conseguenze nefaste del punteruolo rosso, con numerose risorse spese per l’abbattimento o sostituzione delle palme, oltre a possibili loro cadute che generano problemi di sicurezza e incolumità pubblica”.

“Le palme di Ceriale, e non solo, possono quindi tirare un sospiro di sollievo: il punteruolo rosso ora fa meno paura e abbiamo lo strumento ideale per combatterlo e tutelare così un vero e proprio simbolo della Riviera ligure, componente essenziale del nostro patrimonio arboreo e del nostro verde urbano” conclude il vice sindaco e assessore cerialese.

Ora non resta che aspettare per vedere se la tecnica, osteggiata a Genova perché considerata “non efficace” e “non attuabile” dimostrerà o meno che moltissime palme potevano essere salvate.