mascherine coronavirusGenova – Da domani niente mascherine all’aperto anche in Liguria ma servono prudenza e buon senso. A ribadirlo il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto stampa per l’emergenza sanitaria in corso.

“Da domani potremo toglierci tutti le mascherine all’aperto – ha spiegato Toti – è un altro passo verso la riconquista della normalità con tutte le regioni in zona bianca. Non è un liberi tutti, servono buon senso e prudenza ma dobbiamo guardare con una grande fiducia alla ripartenza della Liguria e del Paese”.

Resta infatti l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi, sui mezzi di trasporto pubblico, in caso di assembramento e la forte raccomandazione per i soggetti fragili di continuare ad indossarle.

“I dati sull’andamento della pandemia in Liguria – aggiunge Toti – continuano ad essere positivi con la Asl1 e la Asl3 che rimangono covid free e tanti presidi ospedalieri, dal Galliera all’Evangelico, dagli ospedali di Lavagna e Rapallo fino all’ospedale della Spezia, che non hanno più pazienti ricoverati per Covid. I pazienti ospedalizzati sono complessivamente 23, di cui 8 in terapia intensiva tutti all’Ospedale Policlinico San Martino. Purtroppo nelle ultime 24 ore è stato registrato il decesso di una donna di 82 anni, all’ospedale di Sarzana”.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale ad oggi sono stati somministrati 1 milione e 294.818 vaccini, il 90% di quelli consegnati alla Liguria.

“La prossima settimana – prosegue Toti – presenteremo alcune iniziative per consentire a chi non lo avesse ancora fatto di vaccinarsi, anche senza la prenotazione. L’obiettivo è quello di intercettare, tra i non vaccinati, il numero più alto possibile di persone soprattutto tra chi è a maggior rischio in caso di contagio. Il vaccino è l’unica arma efficace contro il covid e anche contro le varianti, in particolare la variante Delta la cui incidenza sta purtroppo crescendo nel Paese. Parallelamente consentiremo di anticipare i richiami da 42 a 21 giorni, in modo da garantire velocemente – conclude – la copertura totale contro il virus a chi abbia già fatto la prima dose”.