Genova – Il comune di Genova ha deciso di riservare ai residenti di via Piave 39 parcheggi dell’Isola Azzurra, tramutandoli in Blu Area.

La decisione è arrivata dopo le numerose lamentele da parte dei residenti della zona che sottolineavano la carenza di posti auto.

L’area, durante la stagione estiva, sopporta un grande afflusso di auto, afflusso aumentato dopo l’apertura del supermercato Esselunga.

Tutti elementi che, stando ai residenti, rendono estenuante la ricerca di un posto auto.

Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di accogliere le richieste dei residenti, come spiega l’assessore ai Trasporti e Moblità Urbana Matteo Campora: “Non si tratta di penalizzare chi vuole parcheggiare temporaneamente in via Piave ma di modificare il rapporto tra i posti a rotazione e quelli destinati ai residenti, per evitare la sosta disordinata   soprattutto nella stagione balneare alla quale si aggiunge la presenza di un nuovo polo commerciale, che in alcuni momenti ha acuito l’endemica carenza di parcheggi della zona. La trasformazione di 39 stalli da Isola Azzurra in Blu Area è il primo passo per dare sollievo ai problemi segnalati dagli abitanti”.

A proposito è intervenuto anche l’Amministratore Unico di Genova Parcheggi Santiago Vacca: “La società, su richiesta dell’amministrazione, ha elaborato una soluzione che va incontro alle esigenze della cittadinanza che risiede nella prossimità di via Piave e che ha l’abbonamento per la Blu Area. Sono stati conservati 30 stalli in Isola Azzurra in pagamento in prossimità e a servizio delle attività balneari”.

Una modifica per ovviare al malcontento dei residenti che, nei mesi scorsi, avevano evidenziato un altro disagio nel quartiere, portato proprio dalla presenza del nuovo punto vendita e cioè l’aumento del traffico nel tratto di strada.

Per gli abitanti di via Piave, infatti, era necessario riudire il numero di mezzi pesanti diretti al supermercato e avere agenti della Locale a controllare il traffico dei mezzi nelle ore di punta.

Per i residenti fondamentale doveva essere anche la cancellazione delle piste ciclabili riservate nei giorni feriali.