no depositi chimici sampierdarenaGenova – “La richiesta del sindaco Bucci di spostare i depositi petrolchimici di Multedo nell’area sampierdarenese di Ponte Somalia è inaccettabile sotto tutti i profili e significa di fatto trasferire il problema da un’area densamente popolata a un’altra, per giunta caratterizzata da traffici portuali intensi, ignorando i rischi per i cittadini e la salute. Siamo certi che Autorità portuale farà rispettare la sua autonomia nelle decisioni e gli organi competenti vigileranno sul rispetto delle regole”.

Lo dichiarano all’unanimità tutti i portavoce pentastellati, che ricordano: “L’effetto sarebbe quello di creare una “Multedo Due”. Una decisione errata nel merito, ma anche profondamente scorretta nel metodo, perché attuata tramite una procedura semplificata in deroga alla normativa ambientale vigente e in contrasto con quanto previsto dalla legislazione portuale”.

“Una nuova Multedo a Sampierdarena è fuori questione – dichiara da Roma il deputato M5S Roberto Traversi – e non possiamo nemmeno tollerare che l’attuale situazione di Multedo continui, visto che lì le case sono a pochi metri dai depositi. Intendo verificare che ogni passaggio della procedura che si sta attuando, rispetti le normative di legge. Ricordo a Bucci che il miracolo che ha potuto fare con il ponte Morandi è stato possibile grazie alle deroghe e ai fondi pubblici che gli sono pervenuti, ciò nonostante, lui non deve credere ora di essere sopra le regole e non ha l’autorità per cedere banchine come al mercato”.

Gli fa eco il capogruppo comunale Luca Pirondini che, facendosi portavoce di tutti gli esponenti comunali e municipali del M5S Genova, aggiunge: “Sui depositi di Multedo, le istituzioni locali hanno abbandonato i cittadini da molto tempo, rifiutandosi di far valere le normative nazionali ed europee e di applicare la necessaria pressione per far dismettere quei depositi. E non soddisfatti della loro negligenza, vogliono spostare il problema da un’area della città a un’altra. Come Gruppo, avevamo proposto il loro dislocamento sulla nuova diga, ma hanno perso cinque lunghi anni per sviluppare questa unica alternativa e ora propongono una soluzione inattuabile”. In merito alle preoccupazioni per i lavoratori, il consigliere comunale Stefano Giordano chiosa: “Nell’eventualità dell’opzione zero, ci attiveremo tramite il Governo per la garanzia dello stato occupazionale”.

Per il capogruppo regionale Fabio Tosi: “Bucci crede di risolvere il problema traslocando i depositi da un quartiere all’altro. Benché la questione non sia tema diretto della Regione, non possiamo ignorare l’allarme del territorio: come gruppo consiliare l’attenzione resterà dunque alta e saremo al fianco dei cittadini, giustamente preoccupati per i rischi legati a quest’operazione tutt’altro che sicura”.

Da Bruxelles, interviene anche la capodelegazione M5S in Parlamento europeo Tiziana Beghin, secondo cui: “La procedura scelta non sembra essere quella corretta, soprattutto viste le dimensioni e la capacità di stoccaggio dei depositi in questione. Normalmente, la normativa europea prevede la realizzazione di valutazioni di impatto ambientali, nonché la valutazione dei rischi di incidenti rilevanti ai sensi della direttiva Seveso. Tutto questo non sta avvenendo a Genova, configurando una situazione molto grave, forse passibile di procedura di infrazione, che intendo segnalare alla Commissione europea”.

“Per questi motivi – dichiarano coralmente i pentastellati che stanno seguendo la vicenda – il M5S e tutti i suoi rappresentanti esprimono forte preoccupazione per la procedura scelta”.

Il documento è firmato da Tiziana Beghin, M5S Parlamento Europeo, Roberto Traversi, M5S Camera dei Deputati, Fabio Tosi, M5S Liguria, Luca Pirondini, M5S Genova