Genova – Sono due i denunciati per la vendita di sostanze vietate all’interno della palestra abusiva che gestivano a Cornigliano.

A scoprire l’attività illecita sono stati gli agenti della Polizia Locale.

I due, di 61 e 51 anni, gestivano una palestra totalmente abusiva e commerciavano prodotti contenenti sostanze proibite per potenziare le performance fisiche.

A far scattare i controlli è stata la segnalazione giunta alla Polizia Locale che ha fatto partire un’indagine d’ufficio. Le verifiche hanno confermato come il gestore fosse privo di qualsiasi autorizzazione e permesso commerciale per esercitare l’attività, completamente abusiva.

Il 15 marzo gli agenti sono andati nei locali dell’attività, a Corngiliano, per una perquisizione.

All’interno, in quel momento, era presente il 61enne.

In uno stipetto, gli agenti hanno rinvenuto cinque scatole di spazzolini da denti elettrici di una nota marca, per un valore commerciale di circa 600 euro, quattro confezioni di integratori contenenti 34 tubetti di compresse, del valore di circa 340 euro, due barattoli – sempre di integratori – del valore di circa 36 euro e cinque flaconi di creme per il corpo (valore stimato: circa 235 euro).

Il 61enne, interrogato , non ha saputo giudicare la provenienza dei prodotti, probabilmente destinati alla vendita ai clienti o comunque messi a disposizione dei frequentatori della palestra.

La perquisizione è proseguita nella sala massaggi. Qui, all’interno di un borsone, gli operatori hanno trovato alcune confezioni di medicinali per cui è necessaria la prescrizione medica, contenenti sostanze impiegate per aumentare artificialmente il rendimento fisico.

Il 61enne ha dichiarato che di quei prodotti se ne occupava il collaboratore; a quel punto gli agenti hanno deciso di recarsi nell’abitazione del 51enne per procedere alla perquisizione dell’appartamento.

28 confezioni di 11 diversi farmaci, con all’interno fiale e compresse contenenti sostanze anabolizzanti con principi attivi vietati, erano nascoste nel contenitore del divano letto, assieme a 28 siringhe per le iniezioni intramuscolari. Dalla vendita di questi prodotti farmaceutici, l’uomo avrebbe potenzialmente ricavato tra i 3.500 e i 4000 euro.

Tutti i farmaci sono stati sequestrati, assieme a un taser e una katana che l’uomo deteneva irregolarmente in casa e per cui è stato denunciato anche per detenzione abusiva d’armi.

Per entrambi è scattata la denuncia in concorso per detenzione illecita di steroidi anabolizzanti ai fini della messa in commercio e per utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze ai fini di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.