scaffali vuoti supermercatoGenova – Olio di semi sempre più “introvabile” negli scaffali dei supermercati genovesi e scatta la “psicosi”.
La guerra è (fortunatamente) lontana ma nel capoluogo ligure iniziano a farsi sentire le ripercussioni di una corsa all’accaparramento di generi alimentari che – al momento – non ha una spiegazione logica.
Nei giorni scorsi si sono diffuse notizie allarmistiche circa la possibilità che possa scarseggiare l’approvvigionamento di farina e olio di semi prodotti nelle zone di guerra ma pur trovandoci in una stagione in cui non si coltiva grano e neppure semi di girasole, il prodotto sparisce dagli scaffali dei supermercati.
L’allarme riguarda per lo più l’olio di semi. In alcuni supermercati non si trova più una latta e il prodotto scarseggia anche all’ingrosso, tanto che alcuni locali che hanno il fritto tra i loro cavalli di battaglia sono costretti a sospenderli dai menù.
Un effetto “psicologico” della guerra in corso in Ucraina che, al momento, non ha alcuna giustificazione.
Meno difficile da trovare ma comunque sempre più rara è anche la farina. Dopo gli accaparramenti del lockdown – quando tutti si sono scoperti panettieri e pizzaioli – le riserve sono state incrementate e tutti i supermercati ne hanno scorte abbondanti ma la “corsa” ai prodotti di prima necessità sta iniziando a creare disagi anche per questo tipo di prodotti.