Strage di Viareggio wikipediaGenova – Il docu-film “Il Sole sulla pelle” che descrive la terribile strage di Viareggio sarà proiettato al Club Amici del Cimena di via Carlo Rolando, sabato 19 marzo, alle 17, per non dimenticare una terribile vicenda che potrebbe ripetersi in qualunque punto delle ferrovie italiane, uccidendo e seminando distruzione, come avvenuto il 29 giugno del 2009 a Viareggio.
Quella sera un treno carico di 15 cisterne di gas GPL, transitato anche da Genova, esplode uccidendo 32 persone tra atroci sofferenze e ustionando decine di persone condannate ad una vita di dolore e sofferenza.
Una strage che non ha ancora un colpevole e che dovrebbe insegnare molto nelle scelte fatte dalla politica sulla pelle dei Cittadini.
Dopo due anni di fermo del “viaggio in Italia” del documentario,causa COVID-19, “Il sole sulla pelle” di Massimo Bondielli e Gino Martella riparte da Genova, ospite del comitato LA PARTE CHE C’E’.

“Nel nostro quartiere di Sampierdarena – spiegano gli organizzatori – sono tante le cose che non esistono più, ma la parte che manca in maniera evidente è il patto implicito tra rappresentanza e collettività. La parte che manca è la gestione della cosa pubblica piegata, come dimostra la faccenda dei depositi chimici, a provinciali logiche di profitto. Alcuni cittadini e realtà sociali non sono rimaste a guardare e a fatica partendo dal basso si sono tirate su le maniche per tentare di ricreare relazioni e solidarietà tra le persone. Siamo cittadini che provano a mettere una pezza a decenni di mancanze nonostante i servizi sottratti e la concentrazione di servitù private della città. Siamo un insieme di cittadini del mondo e realtà sociali che r-esiste ancora e ancora vuole bene al posto dove è nato, dove lavora e dove vuole continuare a vivere. Siamo la parte che c’è!”

Dicono gli organizzatori: “Sarà l’occasione di confrontarci con i familiari delle vittime di Viareggio, che hanno dato poi vita all’associazione “Il mondo che vorrei ONLUS” e ad un percorso di solidarietà, e di lotta per la sicurezza, la verità e la giustizia. Nel nostro paese, dalla memoria sempre più corta, sembra che tragedie periodiche come quella di Viareggio o del ponte Morandi non lascino negli amministratori della cosa pubblica nessun insegnamento. Dopo 13 anni da quelle fiamme e 4 dalle macerie del Morandi osserviamo nuovamente nel nostro territorio la stessa volontà di mettere a rischio la salute dei cittadini.”

Il 7 marzo scorso è iniziato e subito interrotto con la prima camera di consiglio il processo-bis in Corte di Appello di Firenze per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Se ne riparla il prossimo 7 aprile. Il motivo del rinvio della prima udienza è la mancata traduzione in tedesco, che è la lingua di alcuni imputati, della sentenza della Corte di Cassazione.
Nel frattempo Mauro Moretti, ex AD di RFI e Ferrovie dello Stato, non rinuncia alla prescrizione, contrariamente a quanto da lui affermato l’11 febbraio 2019 in udienza presso la Corte d’Appello.
“Ho preso atto di quanto detto dal procuratore – disse Moretti in aula – sono parecchi anni che si discute in merito alla prescrizione e io stesso sono stato portato a bersaglio. Rinuncio alla prescrizione, lo faccio per rispetto delle vittime, dei loro famigliari e del loro dolore. lo faccio perché mi ritengo innocente”.
La Corte d’Appello lo ha condannato a 7 anni.

La storia della Strage di Viareggio
Stazione ferroviaria di Viareggio, 29 giugno 2009 ore 23:48. Il treno merci 50325 è in ritardo. Come ogni sera, partito da Trecate (Novara), passa da Genova ed è diretto a Gricignano (Caserta). Trasporta 14 cisterne di GPL. Non arriverà mai a Gricignano. Un incidente sul lavoro causa un disastro ferroviario, che provoca una strage. 32 persone muoiono bruciate.
Storia del dolore privato trasformato in una battaglia di civiltà. Il documentario IL SOLE SULLA PELLE, finalista ai Nastri d’Argento 2019, è sostenuto dalla Toscana Film Commission e da L’Aura – Scuola di Cinema di Ostana. Lorenzo Hendel – documentarista ed ex responsabile editoriale di Doc3, su Rai3 – lo ha definito “un documentario che non impone la sua morale. Ti accompagna nella storia di Viareggio, facendoti stare accanto a Marco Piagentini e dopo 62′ non potrai più dimenticare quanto accaduto la notte del 29 giugno 2009″. Ho come lo ha definito il regista Fredo Valla: “ Un film militante, senza i clichè della militanza”.