La nuova scuola genoveseGenova – Un docufilm per raccontare come i grandi cantatori della “scuola genovese” abbiano influenzato i rapper che dalla città della Lanterna scalano le classifiche e conquistano la scena musicale.
Dopo la prestigiosa anteprima al Seeyousound International Music Film Festival, arriva sul grande schermo “La nuova scuola genovese”, in programma nei cinema lunedì 2, martedì 3 e mercoledì 4 maggio 2022.
Lunedì 2 maggio il docufilm sarà presentato in anteprima solo ed esclusivamente a Genova, mentre martedì 3 e mercoledì 4 maggio sarà proiettato anche in diversi cinema italiani.
Il docufilm analizza il filo rosso che lega i grandi cantautori della “scuola genovese” come Gino Paoli, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Bruno Lauzi e Fabrizio De André ai rapper nati in Liguria che oggi dominano le classifiche italiane.
A unirli la capacità unica di esprimersi attraverso parole profonde e di denunciare le mutazioni della società, mettendo in luce un forte senso di appartenenza mischiato ad una voglia di rivalsa, a volte intesa come riscatto sociale, altre come crescita personale.
E non è un caso che siano tutti figli della stessa città: Genova, un tempo madre della canzone d’autore, oggi culla del rap.
Il docufilm “La nuova scuola genovese” è scritto e ideato da Claudio Cabona con la regia di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, e impreziosito dalle musiche originali dei pluripremiati Pivio e Aldo De Scalzi, in collaborazione con il visionario produttore del mondo urban Chris Nolan. Il progetto, distribuito da Zenit Distribution, indaga sul rapporto magico e su due mondi solo in apparenza distanti. Prodotto da Gagarin e Format, con la produzione esecutiva di App Eventi e Lucerna Films, il docufilm, vincitore di un bando Filse per Regione Liguria, si sviluppa attraverso interviste e dialoghi tra i grandi protagonisti della musica di ieri, di oggi e di domani. La consulenza storica è affidata a Laura Monferdini del museo Viadelcampo29rosso.
Tra scorci mozzafiato, onde del mare, palazzi nobiliari e case popolari, si può ammirare Gino Paoli dialogare nella sua casa di Nervi con uno dei maggiori esponenti della scena rap attuale, Tedua; Dori Ghezzi confrontarsi con uno degli artisti odierni più vicini al sentire di Faber, Izi, nelle sale di Fondazione De André; Cristiano De André incontrare nel museo dedicato al padre Viadelcampo29rosso Bresh; il compositore e produttore che lanciò gran parte della vecchia scuola Gian Franco Reverberi dialogare nel suo studio con Demo, storico produttore di molti dei componenti delle crew Wild Bandana e Drilliguria. Infine, le testimonianze di due ospiti speciali, Ivano Fossati e Marracash, ad analizzare il legame e le differenze tra le due forme di linguaggio nel corso della storia, offrendo una visione che va al di là dei confini territoriali. Tra gli altri protagonisti, Vittorio De Scalzi, intervistato nell’ex Abbazia di San Giuliano, che diventerà la futura Casa dei Cantautori, Max Manfredi, Federico Sirianni, Gian Piero Alloisio, Giua, Vaz Tè, Nader, Guesan, Disme e tante nuove leve cresciute nel mito del rap ligure.

“Il docufilm sviluppa quel dialogo tra generazione dei cantautori e dei rapper che come assessorato regionale alla cultura abbiamo da sempre incentivato portandolo innanzitutto ai giovani studenti delle scuole”. Così l’assessore alla Cultura e allo Spettacolo e alla Scuola Ilaria Cavo ha commentato l’arrivo nelle sale del docufilm ‘La nuova scuola genovese’ in programma nei cinema martedì 3 e mercoledì 4 maggio.
La produzione analizza il filo rosso che lega i grandi cantautori della ‘scuola genovese’ come Gino Paoli, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Bruno Lauzi e Fabrizio De André ai rapper nati in Liguria che oggi dominano le classifiche italiane.

“Il progetto ‘Cantautori nelle scuole’, nato con l’idea di far studiare i cantautori alle nuove generazioni, aveva portato i vari docenti a passare dai testi dei rapper per far apprezzare e capire i testi i valori dei grandi cantautori della nostra storia musicale alle nuove generazioni – aggiunge Ilaria Cavo – Il legame tra cantautori e rapper è stato evidente soprattutto negli eventi di restituzione finale pubblica del progetto, in un’occasione alla presenza anche di Gino Paoli che aveva dato valore a tutto il percorso. E’ importantissimo vedere oggi come un autore come Claudio Cabona abbia sviluppato questa tematica e, grazie a un’imponente produzione, sostenuta anche dal bando per l’audiovisivo di Regione Liguria, abbia restituito con interviste e dialoghi un docufilm che sarà un contributo prezioso per tutti, ma che arriverà su larga scala soprattutto ancora ai giovani. Il docufilm si apre con un’intervista, volutamente registrata all’interno del chiostro dell’abbazia di San Giuliano, e crea un altro forte legame in continuità con la progettualità di Regione Liguria che qui, insieme al MIC e al Comune di Genova, ha progettato la Casa Nazionale dei Cantautori riconoscendo a Genova il ruolo primario nella storia della canzone d’autore Italiana. Riflettere oggi su come parole e musica siano stati utilizzati in passato e vengano utilizzati oggi è un’operazione culturale importante, coraggiosa e di veduta comune”.

“L’audiovisivo si è rivelato, dati alla mano, un reale motore di sviluppo economico regionale, oltreché incentivo all’occupazione e alla valorizzazione della nostra cultura e del nostro territorio – aggiunge l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti – Questo è uno dei molti progetti che, dal 2016 ad oggi, hanno visto la luce, anche grazie al contributo offerto da Regione Liguria – ricorda l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Il nostro impegno a supporto del settore, prosegue oggi con nuove opportunità a fondo perduto per produzioni locali ed estere che scelgono la Liguria come set delle proprie pellicole e si rafforzerà in futuro con la nuova programmazione Fesr”.