funivia Lagaccio, manifestazione, corteo
Genova – Oltre 500 persone hanno partecipato ieri pomeriggio alla manifestazione contro il progetto per la costruzione di una funivia che colleghi la Stazione Marittima con Gorte Begato, sulle alture della città. Il corteo ha percorso a piedi parte del tracciato della funivia protestando per i costi faraonici dell’opera, che potrebbero essere destinati a progetti piiù utili per la città e per la possibilità che enormi piloni in cemento e acciaio vengano costruiti nel bel mezzo del quartiere del Lagaccio per consentire il passaggio della funivia che, inoltre, passerebbe sui tetti dei palazzi.
La manifestazione è stata organizzata dal comitato “Con i piedi per terra” e condivisa da diversi movimenti e partiti.
Mentre la manifestazione attraversava il quartiere del Lagaccio, però, sui social sono apparse le “repliche” del Comune, attraverso le pagine di alcuni assessori, che accusano gli organizzatori di aver diffuso “rendering” (disegni che mostrano come sarà l’opera) falsi e inventati.
Accuse gravissime che verranno confermate o smentite, però, solo dopo le elezioni considerato che il progetto vero e proprio ancora non è stato diffuso pubblicamente rendendo ben difficile prendere una posizione su elementi reali.
Progetto che prevede la realizzazione di una funivia che certamente avrà bisogno di “sostegni” per arrivare da via Fanti d’Italia, ad altezza mare, sino a Forte Begato sulle alture della città. Un dislivello di 450 metri.
Secondo i proponenti una “attrazione turistica per la città” da realizzare con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) mentre per gli oppositori un “eco-mostro” che costerà più di 40 milioni di euro per trasportare poche persone al giorno e flussi di turisti che renderanno ben presto l’opera insostenibile dal punto di vista economico.

aggiornamento
L’architetto paesaggista Francesca Coppola risponde alle accuse di aver inventato il rendering lanciate dall’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi e dall’assessore Garassino.

«L’assessore comunale Pietro Piciocchi accusa i render con un pilone da 67 metri nel Parco di Casa Gavoglio di essere “completamente inventati” – scrive l’architetto Coppola, candidato al Municipio I Centr-Est per la lista Europa Verde con Sansa e Linea Condivisa- e “autentici fake”. Non è vero: li ho realizzati basandomi sul progetto preliminare caricato sul sito del Comune»

Il riferimento è alle immagini che girano sui social e sulla stampa da qualche giorno, che raffigurano piloni alti decine di metri nel cuore del Parco che nascerà nel quartiere del Lagaccio. La Giunta Bucci, riguarda alla funivia, continua a ripetere che “il progetto definitivo non esiste”. Sul sito del Comune esiste però un progetto di prefattibilità, con tanto di planimetrie, sezioni e foto inserimenti: un documento su cui si baserà la formalizzazione dell’offerta finale per la realizzazione dell’intervento.

https://appalti.comune.genova.it/PortaleAppalti/it/ppgare_bandi_lista.wp?actionPath=/ExtStr2/do/FrontEnd/Bandi/view.action&currentFrame=7&codice=G00649&_csrf=C7XMO1NROY2IJ081JGPJP7XOIBCQCPML

«Il render che ho realizzato si è basato sulle sezioni a pagina 10 del progetto di fattibilità del Comune di Genova (allegato nella mail, e che si può trovare nel link). Come si può vedere, è il Comune stesso a dare indicazioni che l’impianto di risalita passi proprio sopra il Parco del Lagaccio, e che un pilone sorga nell’area parco della caserma. Ricordo anche che i progettisti del parco hanno dovuto considerare i vincoli della Caserma Gavoglio e il rischio idrogeologico del rio: esiste infatti una fragilità territoriale importante poiché negli ultimi anni tantissime frane hanno interessato la zona».

Il risultato dello studio dell’architetta Coppola è un pilone da più di 60 metri in mezzo al futuro parco «che verrà deturpato per fare un regalo ai turisti». Francesca Coppola ribadisce la sua contrarietà totale al progetto della funivia. «Per migliorare la qualità della vita degli abitanti serve ben altro: servizi, mobilità, spazi verdi. Bisogna quindi farsi carico delle esigenze dei cittadini e delle cittadine».