Genova – Altri cinque casi di cinghiali morti per la peste suina africana al confine tra Liguria e Basso Piemonte. A comunicarlo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale in Piemonte.
Tutti i campioni analizzati provengono dalla provincia di Alessandria e confermerebbero che il focolaio dell’infezione si sta estendendo ma, nel contempo, sembra allontanarsi dalla Liguria.
Una carcassa di cinghiale è risultata positiva a Gavi (è il sesto caso), una a Parodi (secondo), una a Rocca Grimalda (secondo), due a Vignole Borbera (in totale cinque).
Con l’accertamento di questi 5 nuovi casi sale a 142 il numero complessivo delle segnalazioni. Ben 89 in Piemonte e 53 in Liguria.
A preoccupare gli esperti è l’estensione delle zone dove si possono rilevare casi di infezione.
Il timore è che la peste suina possa contaminare allevamenti di maiali da carne facendo scattare il blocco delle esportazioni di carni suine in tutto il mondo con un colpo mortale al settore della vendita di salumi e insaccati che sviluppa nel nostro Paese un giro di affari (e di lavoro) per alcuni miliardi di euro ogni anno.