ponte morandi tramontoGenova – I giornalisti della Liguria protestano contro la decisione del Tribunale di Genova di limitare le riprese Tv delle udienze riguardanti il processo per la tragedia del crollo del ponte Morandi dell’agosto 2018, quando morirono 43 persone.
I giornalisti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), dell’Ordine dei giornalisti della Liguria, dell’Associazione Ligure Giornalisti e del Gruppo Cronisti Liguri chiedono che venga garantito il diritto di cronaca al processo, in vista dell’inizio del dibattimento previsto per il prossimo 7 luglio.

«Stupisce – fanno notare – la decisione del collegio giudicante del tribunale di Genova che ha respinto nei giorni scorsi la richiesta di alcune emittenti televisive di riprendere in maniera completa il procedimento. I giudici hanno solo concesso la possibilità di riprendere per un tempo limitato di dieci minuti solo la prima udienza. Una concessione simile a quella che viene riconosciuta nei concerti di musica e che viene giudicata inaccettabile e che non soddisfa assolutamente il diritto di cronaca e quello dei cittadini ad essere informati».

Per i rappresentanti della categoria, «è pur vero che in tribunale sarà allestita una sala stampa a disposizione dei giornalisti dove sarà proiettato il processo grazie alle immagini di una telecamera fissa ministeriale. Ma si vuole anche ricordare come il diritto di cronaca si eserciti anche attraverso le immagini e i primi piani dei protagonisti delle udienze. Specie in un processo unico come quello che inizierà a Genova. Per questo – concludono – verrà inoltrata una richiesta al tribunale per dare la possibilità alle emittenti televisive di raccontare puntualmente tutte le udienze del processo Morandi».