ponte morandi tramontoGenova – “Nessuno strumentalizzi la nostra tragedia”. Così Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime di Ponte Morandi commenta le dichiarazioni fatte dall’on Tajani (Forza Italia) su quanto avvenuto a Genova il tragico 14 agosto del 2018 quando crollò il ponte Morandi uccidendo 43 persone e causando danni incalcolabili alla città di Genova.

“Abbiamo sentito le dichiarazioni dell’onorevole Tajani – spiega Possetti – che citavano fra l’altro la mancata costruzione della Gronda di Genova come una delle possibili cause che hanno portato al crollo del Ponte Morandi.
Caro Onorevole Tajani e cari tutti gli altri nostri rappresentanti, siete in campagna elettorale ma noi Parenti delle Vittime pretendiamo che nessuno strumentalizzi la nostra tragedia, in alcuni casi Voi portate avanti i progetti di tante opere nuove, a volte necessarie, a volte inutili al bene pubblico, ormai noi siamo stufi di sentire raccontare mezze verità adattate ai propri interessi, soprattutto in relazione alla nostra tragedia.
Tante opere pubbliche ci sono già ma devono essere manutenute con perizia, anche con interventi importanti e strutturali, questa evidenza è purtroppo chiara e limpida dal crollo del ponte Morandi, dai crolli nelle gallerie, ecc.
Il ponte poteva e doveva essere ristrutturato anche senza l’esistenza della Gronda, occorreva la volontà di farlo, occorrevano determinazione ed onestà ma purtroppo nessuno è stato in grado di mettere a terra questo impegno verso i cittadini.
Ci sono 59 imputati a processo, ci sono stati 43 morti, feriti e sfollati non dimentichiamolo, vedremo quali saranno poi i colpevoli ma non cercate di mistificare la realtà per i Vostri scopi elettorali, non possiamo permetterlo.
Non usate i nostri morti, imparate a fare campagna elettorale sui programmi, che ricordiamo dovrebbero sempre essere rivolti al bene pubblico e generale e non ad interessi di singole parti”.

“Irricevibile” anche secondo il Movimento 5 Stelle della Liguria la dichiarazione di Tajani al Forum Ambrosetti.

“Intanto – spiegano i rappresentanti pentastellati – mente spudoratamente e dimentica che loro, vale a dire le destre di tutti i colori insieme ai Dem, sono quelli che hanno privatizzato le autostrade, regalandole a gente che ha fatto di tutto per tagliare gli investimenti in sicurezza e massimizzare i profitti”.

“Meschino – sempre secondo il Movimento 5 Stelle della Liguria – strumentalizzare la tragedia del Ponte Morandi per fini elettorali. Vigliacco e disonesto, non spendere nemmeno una parola sulla mancata manutenzione dell’infrastruttura – vero motivo del crollo emersa dalla perizia degli esperti – per la quale sono a processo ben 59 persone, tra cui molti dirigenti di Autostrade, del Ministero delle infrastrutture e di Spea. Lo stesso ingegnere Morandi negli anni che hanno preceduto il crollo, raccomandava di effettuare interventi sulla struttura affinché non cedesse. Ridicolo, infine, tirare in ballo un non ben specificato “partito del no”.

“Se l’europarlamentare si riferiva al M5S… sommessamente gli vogliamo rammentare che all’epoca della regalia che lo Stato fece ai Benetton, il nostro MoVimento era ancora di là da venire. Ci fossimo stati, certamente non saremmo rimasti in silenzio. Consigliamo a Tajani e compagnia cantante un veloce ripasso della storia italiana tra il 1999 e il 2007: l’affaire con tutti i sì della vergogna erano e sono ancora targati D’Alema, Prodi, Berlusconi e Gentiloni”.