Skymetro renderingGenova – Nuova assemblea pubblica dei comitati contrari alla costruzione dello SkyMetro in ValBisagno questa sera, alle 20.45 al circolo Arci Guglielmetti di via Tortona.
Il movimento contrario alla costruzione di quello che viene definito un “eco-mostro” torna a mobilitarsi con una riunione aperta sulla Mobilità in Val Bisagno e sulle alternative possibili allo SkyMetro.
Le critiche sono soprattutto per il forte impatto visivo che l’enorme struttura, alta diversi metri rispetto al piano stradale, avrebbe sulla vallata oltre ai disagi che imporrebbe a chi abita lungo il tracciato e si ritroverebbe una sorta di lungo serpentone di acciaio e cemento davanti alle finestre di casa.
Forte infatti la protesta sulla presentazione, nei progetti ufficiali, di rendering che non rispecchiano la reale condizione di strade e luoghi, dando “pretestuosamente” – secondo i detrattori del progetto – l’idea di grandi distanze tra lo SkyMetro e le abitazioni o anche solo dalla strada.
– alternative possibili”

“L’ultima presentazione del progetto – spiegano al comitato No SkyMetro – o meglio di pre-visioni di progetto di SkyMetro, che referenti Istituzionali stessi dicono che sono solo ipotesi (ma son le uniche cose che abbiamo, e ci sembrano più che verosimili), ha rilanciato l’attenzione, della Val Bisagno, e non solo, su questo progetto e sulle sue, apparenti, enormità”.

La riunione aperta informativa di aggiornerà, brevemente, anche sugli sviluppi, e complessi approfondimenti, su eventuali ricorsi e sulle azioni in corso, ma sarà soprattutto una occasione di pensare ai problemi sempre più evidenti della mobilità locale e cittadina.
I cittadini di Struppa, Molassana, e non solo, sono ostaggio quotidiano delle difficoltà. E questa è una urgenza. Da decenni.
E una urgenza da decenni diventa un tormento quotidiano, o ancora peggio, un dato di fatto, come la montagna che hai davanti alla casa in cui vivi, che influenza organizzazioni di vita, lavoro, famiglia, socialità”.

“La risposta deve essere, questa volta, decisa e ben calibrata – spiegano ancora al comitato – La ValBisagno ha una propria identità, una propria vita, che parte da quartieri che sono città, o insiemi di città, come Marassi, San Fruttuoso, e arriva a comunità con propri ritmi, vissuti, modi di vivere apprezzati e assaporati dai residenti.
Modi di vivere che molti scelgono, dopo essere nati o arrivati in Valle, di sposare. Scelgono nonostante la “distanza temporale” dalla città. Perchè i problemi di viabilità a Genova in generale, e in ValBisagno, non sono problemi di distanze, di spazi, ma di tempi, di tempo per percorrerli. E il tempo, si sa, è una misura della vita. E il tempo di percorrenza è un problema per tutti”

“Domani (oggi per chi legge) – scrive ancora il Comitato – ascolteremo idee di persone che hanno dedicato parte della vita ad approfondire soluzioni possibili, sulla viabilità, per la città e per la Valle. Non sono le uniche idee, ma sono idee che, come percorso e comitato, vogliamo “mettere sul piatto”, metterle nella testa di tutti, nel pensiero collettivo, per farle valutare dalla comunità. La scelta di una mobilità sensata, e rispettosa dei residenti della “Val Bisagno Alta”, non può affidarsi a progetti mai presentati in modo dettagliato. Mai discussi pubblicamente, e non una volta, ma molte, e con vari contributi, e approfondendo temi e idee”.