Javier Romero Miranda morto freccia GenovaGenova – Emergono particolari terribili dall’autopsia sul corpo di Javier Miranda Romero, il cittadino peruviano di 41 anni ucciso da una freccia scagliata con un arco da Evaristo Scalco, genovese di 63 anni. Il medico legale ha estratto la freccia scoprendo che si tratta di arma con una punta “speciale”, detta tecnicamente “a ritenzione” che resta conficcata nelle carni lacerandole con lame taglienti come rasoi. Un colpo in partenza mortale, quindi, quello lanciato dall’uomo arrestato per l’omicidio volontario e che potrebbe essere stato aggravato proprio dal tentativo di estrarre la freccia messo in atto da Scalco con il dichiarato intento di soccorrerlo ma che potrebbe averne accelerato o decretato il decesso. Difficile che l’assassino, un esperto di quel tipo di arma, non sapesse che tipo di freccia aveva scagliato e gli effetti devastanti che produce. Quel tipo di punta viene utilizzata per la caccia con l’arco, proprio per rendere ancora più letale il colpo.
I tentativi di estrarre la punta della freccia potrebbero addirittura aver peggiorato la situazione ed ora il particolare rischia di trasformarsi in un’ulteriore aggravante in sede processuale.
Decisa la data del funerale di Javier Romero Miranda. La cerimonia si terrà giovedì 10 novembre, alle 11,45, nella chiesa di Santa Caterina a Portoria dove la comunità latino-americana ha uno dei suoi punti di ritrovo religiosi.
A celebrare il rito funebre sarà un religioso peruviano ed è già stata annunciata la presenza di tutte le autorità cittadine.
In segno di solidarietà e vicinanza in questo momento di dolore, Asef, l’azienda di onoranze funebri del Comune di Genova ha deciso di sostenere in toto le spese del funerale.