Genova – Una protesta nella sala rossa del Comune per rivendicare il diritto di tutti i cani del canile di Monte Contessa ad uscire ogni giorni per una passeggiata e la replica piccata dell’associazione che gestisce ricovero per cani abbandonati. Un “botta e risposta” che promette di infiammarsi ancora nei prossimi giorni quello andato in scena a Palazzi Tursi questo pomeriggio con un apparente “scontro” tra le associazioni che si prendono cura degli animali custoditi, per conto del Comune, nella struttura.
Un gruppo di persone si è infatti presentato nell’aula rossa dove si teneva il consiglio comunale esponendo cartelli che richiamavano ad un supposto mancato rispetto degli orari di “uscita” dei cani e denunciando che alcuni animali non escono ogni giorno come sarebbe invece previsto.
A margine della riunione le associazioni hanno incontrato l’assessore agli Animali, Francesca Corso che ha garantito la massina attenzione al problema.

“È stato un incontro proficuo per fare il punto sulle azioni che come amministrazione stiamo portando avanti con il comune obiettivo di garantire i massimi standard di benessere per gli animali – ha dichiarato l’assessore Corso – Su questo, siamo in pena sintonia con le associazioni firmatarie del Protocollo d’Intesa per il canile Monte Contessa, che questa mattina ho voluto incontrare, condividendone le preoccupazioni e volendole rassicurare sul fatto che la situazione da loro denunciata è già alla nostra attenzione. Infatti, nell’ambito dei controlli già eseguiti e che proseguiranno con regolarità, nel civico canile abbiamo riscontrato alcune difformità e possibili inadempienze nell’esecuzione del servizio rispetto a quanto previsto dal contratto con il gestore, in particolare sul fatto che non tutti i cani vengono condotti all’area di sgambo con cadenza giornaliera. Abbiamo già provveduto a contestare le inadempienze al gestore che ha 15 giorni per risolverle. Nel frattempo, continueremo a monitorare la situazione”.

A stretto giro di posta è arrivata, dalla pagina Facebook dell’associazione UNA, gestore del canile, una risposta piccata a quanto avvenuto.

“Cari amici, in estrema sintesi: Associazione UNA è gestore del Canile Municipale di Genova. Associazione Una non ha mai ricevuto una sola contestazione da ASL o Comune.
Altre Associazioni partecipano alle attività ricreative con i cani, dando un prezioso supporto.
Si sono verificati episodi in cui, per troppa disinvoltura, mancato rispetto delle regole di sicurezza ……. I cani hanno morsicato volontari o visitatori.
A fronte dell’ennesimo infortunio, ASL ha purtroppo ma legittimamente imposto vincoli all’uscita dei cani più problematici (19 cani qualificati come morsicatori grado 2 e 3 che dovranno indossare la museruola e restare all’interno del canile in orari che non prevedano la presenza di visitatori).
Le persone che stanno scompostamente sbraitando per liberare i poveri cani sono gli artefici di questo casino.
Nel mentre che questi curiosi personaggi cercano di fomentare e gettare fango sulla nostra gestione, i nostri dipendenti e volontari cercano di dare attuazione alla direttiva ASL anche con la difficile adozione della museruola.
Solo un approccio corretto di tutti i volontari delle altre
Associazioni potrà portare ad una soluzione a tali problemi e ribadiamo:
i volontari che operano in canile e meritevolmente si occupano di questi cani devono essere persone preparate, coscienziose e responsabili. E devono approcciarsi a questi cani considerando le proprie capacità fisiche.
Diversamente i provvedimenti oggi in vigore non potranno che persistere o aggravarsi”.