Andrea Demattei incidente canoa Chiavari entellaRiva Trigoso (Genova) – Cerimonia funebre, domani mattina, alle 11, per Andrea Demattei, il ragazzino di 14 anni morto tragicamente mentre effettuava un allenamento di canoa tra la corrente impetuosa del torrente Entella, a Chiavari.
La famiglia ha scelto una cerimonia pubblica, presso il campetto da basket di Riva Trigoso, sul lungomare, dove verrà portato il feretro del ragazzo.
Nelle scorse ore è stata eseguita l’autopsia sul corpo del giovane che sarebbe deceduto in seguito ad una forte ipotermia, dopo essere rimasto a lottare per la vita per quasi un’ora, prigioniero della forte corrente, mentre l’istruttore prima e i vigili del fuoco poi, hanno cercato disperatamente di salvarlo.
E proprio per poter eseguire l’autopsia e gli accertamenti medico legali il magistrato che segue il caso ha iscritto 4 persone nel registro degli indagati. Un atto dovuto per consentire la nomina di una difesa e di eventuali tecnici e periti che potranno affiancare quelli nominati dal Tribunale per gli esami e le perizie.
Indagati risulterebbero il titolare dell’associazione sportiva cui Andrea Demattei sarebbe satto iscritto e tre istruttori.
Il magistrato intende chiarire se la sessione di allenamento sia stat organizzata secondo le disposizioni di sicurezza, nelle opportune condizioni meteo, e con l’uso di attrezzature adeguate all’impegno previsto, in un torrente gonfio per le forti piogge e con un tipo di imbarcazione che potrebbe essere più adeguata ad altro tipo di attività.
Tutte domande che anche la famiglia si è posta e che la Giustizia dovrà esaminare e valutare nelle risposte.
Domattina, a partire dalle 11, familiari e amici, insieme alle squadre sportive che Andrea frequentava, per altri sport, si riuniranno per dare l’ultimo saluto ad un ragazzino pieno di salute e di voglia di vivere che si è ritrovato in una situazione più grande di lui.
Grande cordoglio ma anche enorme riconoscenza per la decisione della famiglia di autorizzare la donazione degli organi che hanno salvato molte persone a rischio della vita.
Un ultimo gesto di grande altruismo.