polizia scientifica
Ventimiglia (Imperia) – Sono durati diverse ore gli accertamenti sulla macchina del nonno acquisito del bambino di 6 anni ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Gaslini di Genova dopo essere stato trovato a terra, privo di sensi.
La vettura, sequestrata, è stata sottoposta a diversi esami dai tecnici delle forze dell’ordine e dai periti nominati dal giudice che segue il caso per accertare se sul mezzo vi siano o meno tracce del piccolo.
I tecnici hanno cercato tracce di sangue o di pelle, dentro e fuori al veicolo, per trovare elementi di prova che possano avvalorare o meno l’ultima pista di indagine degli inquirenti, ovvero che il piccolo possa aver tentato, riuscendoci o meno, una fuga dall’auto per motivi ancora da stabilire, e sia stato in realtà travolto proprio da questa.
Un’ipotesi investigativa emersa negli ultimi giorni e che potrebbe spiegare la gravità delle lesioni riportate dal bambino che è arrivato in ospedale, al Gaslini, con 8 vertebre fratturate, una costola rotta che gli avrebbe perforato un polmone e lesioni multiple a diversi organi interni. Un quadro medico difficilmente spiegabile con delle percosse, a meno di pensare ad un pestaggio con un corpo contundente e di una gravità e durezza davvero impressionante.

Indagati per quanto avvenuto restano il nonno acquisito, nuovo compagno della nonna, e la nonna stessa. Le loro deposizioni, ancora al vaglio degli inquirenti, sono state comunque evasive.
In un primo tempo si era parlato di un incidente stradale, ma le indagini hanno accertato che in via Gallardi, dove abitano i nonni, non erano passate auto nell’orario indicato. Era poi emersa la possibilità che le lesioni fossero state provocate dal nonno acquisito che si era recato dalle forze dell’ordine per alcune ammissioni, ma la gravità delle lesioni è apparsa alla stessa Procura che indaga, troppo gravi.
Ora gli accertamenti sull’auto potrebbero far emergere nuovi elementi anche se è probabile che le indicazioni più precise per risolvere il caso le possa dare solo il bambino, appena sarà possibile ascoltare la sua deposizione, in ambiente protetto, per ricostruire quanto davvero successo quel terribile 19 dicembre.