Loano (Savona) – Operatori del settore balneare riuniti ad attendere la sentenza della Commissione di Giustizia Europea sulla direttiva Bolkestein. Il Sindacato Italiano Balneari della Regione Liguria si riunisce oggi a Loano, presso la sala convegni Loano Due Village per commentare a caldo la decisione presa dall’Unione Europea sulle questioni sollevate dal Tar di Lecce nella causa intrapresa dall’Antitrust circa la validità della direttiva Bolkestein e la sua applicazione alle concessioni balneari.
L’assemblea sarà aperta con un collegamento in diretta da Bruxelles con il presidente nazionale Tonino Capacchione affiancato dall’avvocata Stefania Frandi per i primi commenti sulla sentenza e sulle conseguenze che ne deriveranno.
Il dibattito proseguirà alla presenza del vicepresidente nazionale del SIB, Enrico Schiappapietra, dell’assessore regionale all’Urbanistica, Edilizia e Demanio Marittimo Marco Scajola ed è previsto un collegamento con il Presidente del FLAG GAC Savonese Paolo Ripamonti.
Pubblichiamo di seguito la lettera che il Presidente ha inviato a tutti gli associati.
Cari amici e colleghi,
In questi giorni alcuni organi di stampa e alcuni politici avevano preannunciato che oggi vi sarebbe stato un “parere motivato” nella procedura di infrazione aperta sulla questione balneare.
E questo ipotetico “parere” era stato con enfasi definito: “ultimatum” ( sic!).
Vi giro il comunicato della Commissione europea sul “pacchetto infrazioni” deciso oggi.
Per quanto riguarda l’Italia sono state avviate due altre procedure di infrazioni (sulla normativa antiriciclaggio e per i diversamente abili) e sono stati inviati due ” pareri motivati” in procedure già pendenti (sul lavoro stagionale e per la pianificazione dello spazio marittimo).
Queste si aggiungono alle 83 procedure di infrazioni già pendenti a carico del nostro Paese (la più vecchia risale al 2003!) fra i quali ci sono venti “pareri motivati” (il più vecchio risale al 2013!).
Questa è la realtà e la verità.
Poi c’è la costante e insistente campagna di criminalizzazione dei balneari italiani intrisa da falsità e menzogne.
Non siamo così stupidi dal “gridare vittoria”.
Sappiamo che i balneari italiani hanno tanti nemici: soprattutto qui nel nostro Paese.
E conosciamo perfettamente e da sempre la difficoltà di trovare una soluzione giusta e solida al problema balneare che riguarda gli operatori attualmente operanti ma anche e soprattutto il nostro Paese che rischia di perdere un settore strategico dell’economia efficiente e di successo.
Domani (oggi per chi legge) saremo con i colleghi Stefania Frandi e Bartolo Ravenna a Lussemburgo per partecipare all’udienza nella quale sarà pronunciata la sentenza della Corte di giustizia sui quesiti sollevati dal Tar di Lecce.
Vi sarà data tempestiva notizia e valutazione.
Siamo fiduciosi anche se siamo consapevoli che la questione balneare non potrà trovare una soluzione nelle aule giudiziarie ma in quella legislativa.
Buon pomeriggio a tutti