polizia locale SpeziaLa Spezia – E’ stato identificato e denunciato per omissione di soccorso il conducente del camion che venerdì scorso ha causato un incidente, travolgendo un minorenne su uno scooter, per poi allontanarsi senza prestare soccorso. La polizia locale lo ha identificato grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l’incidente e il mezzo che si allontana.
Venerdì scorso erano circa le sette e mezza di mattina quando giungeva alla Centrale Operativa della Polizia Locale una richiesta d’intervento per un incidente con feriti, verificatosi poco prima in Viale Italia all’incrocio con Via Naef.
Nel giro di pochi minuti gli agenti della Sezione Infortunistica della Polizia Locale giungevano sul posto ove era presente unicamente un ciclomotore abbattuto al suolo al centro dell’incrocio; il conducente del veicolo a due ruote, un ragazzo di 16 anni, era già stato trasportato al Pronto Soccorso per le lesioni riportate mentre, dalle prime testimonianze, gli agenti apprendevano del coinvolgimento di un autocarro, del quale però non vi era traccia.
Immediatamente l’operatore della Centrale Operativa accedeva al sistema di videosorveglianza che restituiva la registrazione della dinamica del sinistro: un autocarro con cassone, che procedeva su Viale Italia direzione centro urbano, arrivato all’incrocio con Via Naef svoltava a sinistra e collideva contro un ciclomotore che gli proveniva da dietro ed era in fase di sorpasso a sinistra. Mentre il ciclomotore si abbatteva al suolo trascinando il minorenne nella caduta, il conducente dell’autocarro, che dopo l’urto aveva frenato, senza mostrare indecisioni riprendeva la marcia imboccando Via Naef e sparendo dalle inquadrature. Ai rilevatori non sfuggiva però che sulle fiancate dell’autocarro, di colore bianco, vi erano delle scritte rosse reclamizzanti un’impresa edile e, partendo da tali indizi, scandagliavano le registrazioni di tutte le telecamere del quartiere grazie alle quali, incrociando i vari filmati, veniva ricostruito il tortuoso e lungo tragitto dell’autoveicolo il cui guidatore procedeva con il chiaro intento di rendersi irreperibile.
Al termine delle indagini e dei relativi riscontri, gli Agenti arrivavano però al numero di targa del mezzo ed al proprietario. Questi, messo alle strette dall’evidenza degli elementi oggettivi raccolti, quali le modalità dell’urto, avvenuto proprio dal suo lato guida, la rispondenza dei danni sulla sua portiera nonché le scritte sulla carrozzeria, ammetteva di essere stato coinvolto nel sinistro e giustificava il suo allontanamento asserendo che doveva raggiungere al più presto il luogo di lavoro.
Convocato nella Comando di Viale Amendola e compiuti gli atti di polizia giudiziaria di rito, il conducente, un cinquantenne residente in città, veniva denunciato per i reati di omissione di soccorso e fuga. Ora rischia pene pesantissime: per il reato di omissione di soccorso è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni e la sospensione della patente da uno a tre anni; a queste vanno a sommarsi quelle per il reato di fuga in incidente con lesioni, cui consegue la reclusione da un anno a tre anni e la sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi e non superiore a cinque anni.
La patente gli veniva ritirata per la successiva trasmissione alla Prefettura, che adotterà ordinanza di sospensione provvisoria in attesa del processo.
Tutti i dati necessari sono stati forniti alla famiglia del giovane rimasto ferito, che potrà così esercitare il legittimo diritto al risarcimento di tutti i danni patiti ed il ristoro per le lesioni riportate dal minore.