Gamer, gaming, ragazzino, videogiochiAnche in Liguria l’adescamento di potenziali vittime di pedofilia e pedopornografia è in costante aumento e soprattutto nelle chat e sulle piattaforme di Gaming dove i bambini trascorrono sempre più tempo e dove si “allenta” il controllo dei genitori, convinti che i loro figli siano in compagnia di coetanei.
Nella Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia, la Polizia Postale
condivide i dati più significativi di un impegno quotidiano, per la tutela dei minori da ogni
forma di rischio cibernetico.
La lotta all’abuso sessuale online in danno di minori diventa sempre più puntuale nel
cercare di porre un argine a fenomeni gravi quanto complessi: cresce il numero dei soggetti
adulti arrestati per reati di pedopornografia, adescamento online e abuso sessuale di minori.
Si tratta di soggetti ad alto livello di pericolosità poiché colti in flagranza di reato, perché
detentori di grandi quantità di materiale pedopornografico o in quanto abusanti di bambini e ragazzi nelle loro disponibilità. Sono spesso uomini, con un’età inferiore ai 50 anni, che in
maniera sistematica, sfruttano le caratteristiche tecniche dei diversi servizi di rete per
assicurarsi il miraggio dell’anonimato e dell’impunità.
Nel 2022 il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per la Liguria ha eseguito
30 perquisizioni per reati di pedopornografia, mentre nell’anno in corso sono già 7 i
provvedimenti portati a termine, con 250 GB di materiale illecito sequestrato e 600 spazi
virtuali monitorati. Le operazioni di Polizia Giudiziaria hanno previsto anche 90 giornate di
attività sotto copertura e complessivamente nel 2022 sono state denunciate 32 persone per
aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale di minori, altri 5
denunciati nei primi mesi del 2023. Inoltre nel 2022 sono state arrestate 3 persone ritenute
responsabili di reati inerenti la pedopornografia on line nella regione e una nei primi mesi di
quest’anno.
L’adescamento si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di
età sempre più precoci, nei luoghi della massima sicurezza percepita, come le chat con i
compagni di scuola e le piattaforme di gaming. Sono le vittime più fragili e fiduciose verso
gli altri, anche quando sconosciuti, e sono quelli che hanno il rapporto più spontaneo e
naturale con le nuove tecnologie. In Liguria nei primi tre mesi del 2023, sono già 4 i minori
di età inferiore ai 13 anni adescati in rete e 2 le vittime adolescenti, tra i 14 ed i 16 anni.
Per questo appare quanto mai urgente proteggerli dalle attenzioni deviate di soggetti
adulti, che si concentrano proprio dove la presenza di minori è più cospicua. I genitori sono
il primo baluardo di sicurezza per bambini e ragazzi ed hanno, nell’ascolto e nel dialogo, gli
strumenti più potenti per rendere la tutela dei bambini una realtà e la loro sicurezza un fatto.
Il Dossier “Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online” – che si allega – contiene
non solo numeri in grado di raccontare un rischio attuale, ma vuole descrivere un sistema di tutela come quello portato avanti dalla Polizia Postale, fatto di sinergie interistituzionali e
attività multidisciplinari nelle quali la commistione dei saperi e degli impegni miri a
costruire soluzioni possibili ed efficaci.
La rete è oggi il luogo del progresso e dello sviluppo delle società, ma è diventata
anche strumento di amplificazione della minaccia all’infanzia e all’adolescenza: la
protezione dei bambini e dei ragazzi da ogni forma di abuso sessuale è possibile, può
diventare realtà se si rompe il silenzio, se si creano alleanze, se si condivide la
responsabilità di proteggerli anche online, sempre.