cartello, adesiviGenova – Un appello ad evitare comportamenti che possono mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini e a segnalare velocemente se si assiste all’imbrattamento di cartelli e segnali stradali con adesivi.
Continua a diffondersi a macchia d’olio la nuova “mania” di coprire segnaletica e cartelli con adesivi, sempre più spesso legati alle squadre di calcio. Dall’inizio dell’anno sono state fatte 22 sanzioni. Poche secondo lo stesso assessore alla Sicurezza Gambino che, però, ha spiegato che occorre la flagranza di reato per questo tipo di multe.

“Il problema di chi attacca adesivi sui cartelli stradali è serio  – spiega l’assessore Gambino – e sta creando grossi problemi, anche economici alle casse del Comune, perché questi cartelli, rovinati nella parte catarifrangente, devono essere sostituiti e questo comporta una spesa. C’è stato un incremento di questo mal costume, che stiamo cercando di contrastare, aumentando i controlli ma è complicato beccare i responsabili in flagranza di reato e per questo siamo fermi a sole 22 sanzioni da inizio anno, che so essere pochissime”.

“Quello che preoccupa – ha spiegato Gambino – è soprattutto l’aspetto della sicurezza, perché queste persone non si limitano ad attaccare solo un adesivo, ma si divertono spesso a coprire l’intero cartello, impedendo di riconoscere divieti e sensi unici e mettendo in pericolo la sicurezza delle nostre strade. Noi continueremo a vigilare e ad agire, ma spero in un supporto di tutti per la risoluzione del problema, perché abbiamo bisogno di segnalazioni immediate, per poter fare interventi tempestivi”.

L’assessore Sergio Gambino ha risposto all’interrogazione del consigliere Vacalebre che chiede “informazioni circa le azioni, attuali e future, che la pubblica amministrazione ha intrapreso, o che preveda di mettere in atto per scoraggiare e porre un freno alle azioni di coloro che danneggiano e degradano l’aspetto della nostra città imbrattando muri e spazi pubblici cittadini con adesivi, scritte e graffiti abusivi.”

Il malcostume ha spesso legami con la tifoseria calcistica e proprio nella zona di Marassi, attorno allo stadio, si registrano gli effetti più deleteri della assurda e incivile battaglia tra tifoserie avversarie a “chi piazza l’ultimo adesivo”.
Solo nei giorni scorsi è balzato alla cronaca il tifoso genoano sanzionato a Savona per aver attaccato adesivi sui cartelli anche “in trasferta per lavoro”.
Invece di condannare il comportamento incivile, però, un club sportivo locale si è offerto di pagare la sanzione.