Genova – E’ rimasto in sala operatoria per ben 4 ore il bambino di 2 anni azzannato ieri da un pitbull mentre si trovava in casa del compagno della madre. Diversi team di medici e chirurghi hanno lavorato simultaneamente per cercare di salvare un occhio ferito e per ridurre l’entità dei tagli devastanti al viso inflitti dal cane improvvisamente inferocito.
I medici sperano di poter salvare l’occhio schiacciato dai terribili morsi del cane e hanno ricucito, con tecniche di chirurgia estetica, le grosse ferite causate dai denti del cane che hanno lacerato la pelle sottile del bambino facendone scempio.
Ora si attende l’esito dell’operazione e i risultati si vedranno nei prossimi giorni.
Intanto proseguono le indagini per accertare come si siano svolti i fatti visto che il cane ha azzannato il bambino senza alcun segno di nervosismo precedente e senza che ci sia stata una qualche interazione che potrebbe averlo infastidito.
Madre e compagno sono comprensibilmente turbati e il cane è stato sequestrato e trasferito in un canile dove attenderà le decisioni del magistrato che segue il caso.
I familiari del bambino verranno ascoltati nelle prossime ore per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dell’aggressione.
Intanto montano le proteste, specie sui social, per il ripetersi di episodi di questo tipo e che vedono spesso protagonisti proprio quelle razze che in alcuni paesi europei sono state proibite da tempo.
Gli addestratori e allevatori chiedono regole più stringenti per il possesso di alcuni tipi di cani potenzialmente pericolosi, l’istituzione di un patentino obbligatorio prima di poter acquistare o adottare il cane e, soprattutto, il blocco e il monitoraggio delle cucciolate che sempre più spesso si trasformano in attività parallele e “in nero” per persone senza scrupoli o che ignorano le regole base come i tempi minimi per lo svezzamento e l’addestramento materno dei cuccioli.