ponte morandi tramontoGenova – Il crollo del ponte Morandi ha causato la perdita irreparabile di 43 persone ma ha anche creato un danno di immagine senza precedenti per tutta la città e la Liguria. Lo hanno ribadito i rappresentanti della Regione Liguria che si è costituita parte civile nel processo per il terribile crollo del 14 agosto 2018.

“Ci siamo doverosamente costituiti parte civile – ha dichiarato Iacopo Avegno, vicedirettore generale della Presidenza della Regione Liguria, assistito dall’avvocato Alessandra Mereu, durante la deposizione in relazione alla costituzione di parte civile dell’Ente  – in rappresentanza di tutta la comunità ligure per far emergere, oltre alla perdita di 43 vite umane che ricordiamo sempre, anche il grave danno all’immagine e anche il danno morale che tutti i liguri hanno subìto a causa del crollo del Ponte Morandi. L’immagine della Liguria è stata, subito dopo la tragedia ma anche a distanza di mesi, quella di una regione allo sfascio, irraggiungibile, dove era addirittura pericoloso andare in vacanza, con ripercussioni molto negative ad esempio sotto i profili economico e turistico. Per questo Regione Liguria ha lavorato molto nelle settimane e nei mesi successivi attraverso l’attività dell’Ufficio Stampa non solo per garantire informazioni in tempo reale ai cittadini in relazione all’emergenza ma anche, attraverso campagne di comunicazione ad hoc, per trasmettere l’idea che ‘la Liguria è un’altra cosa’, una regione in cui si poteva arrivare, venire in vacanza, lavorare, fare impresa. Questo è l’oggetto della nostra domanda di risarcimento, perché ci sentiamo lesi come comunità anche sotto l’aspetto morale per lo shock di un evento che ha profondamente colpito tutti”.

Nel corso della deposizione, Avegno ha ricordato anche “l’impegno profuso dall’Ente innanzitutto come sistema sanitario ma poi per cercare di ripristinare i collegamenti viari e ferroviari per consentire alle persone di spostarsi attraverso la città e tutto il territorio regionale. Senza contare, poi – conclude – il lavoro straordinario per favorire il raggiungimento delle scuole da parte degli studenti con servizi straordinari e per portare a termine gli indennizzi a favore di coloro che avessero perso o avuto danneggiata la propria casa o la propria attività economica”.