Toti arresti domiciliariGenova – Attesa per i prossimi giorni, in qualità di persona informata dei fatti e non come indagato, la deposizione del sindaco Marco Bucci davanti ai magistrati che indagano sul presunto giro di mazzette e favori che potrebbe aver turbato il normale evolversi di affidamenti, concessioni e lavori nel Porto di Genova che rappresenta parte del filone della maxi inchiesta che ha portato all’arresto del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, del suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani, dell’ex presidente dell’autorità portuale Paolo Emilio Signorini e dell’imprenditore della logistica Aldo Spinelli.
Lo stesso primo cittadino aveva dichiarato di voler essere ascoltato per poter rilasciare dichiarazioni nell’ambito di una indagine che non lo vede indagato.
Negli ultimi giorni la Guardia di Finanza ha ascoltato altre 15 persone per cercare di ricostruire alcuni episodi contestati e di verificare elementi che potrebbero provare (o smentire) le ipotesi di accusa.
Intanto è stata ultimata l’acquisizione dei file contenuti nei telefoni cellulari, nei tablet e nei computer del presidente Toti e che ora verranno analizzati alla ricerca di altri elementi utili alle indagini. Spicca la decisione della difesa di non partecipare – come sarebbe su diritto – alla operazione tecnica di prelievo dei dati. Una scelta motivata dall’avvocato del presidente Toti con la totale fiducia nel lavoro dei tecnici e l’assoluta certezza che non vi saranno “sorprese” rispetto a quanto sino ad ora emerso e dichiarato.
Più complessa invece il “mistero” sulle trascrizioni dell’interrogatorio del figlio di Aldo Spinelli che secondo alcune fonti di Stampa avrebbe dichiarato in interrogatorio che lui e il padre sarebbero stati sollecitati a fare “finanziamenti illeciti” mentre subito dopo la pubblicazione delle indiscrezioni è arrivata la “smentita” del diretto interessato che ha precisato di aver parlato solo di finanziamenti “leciti”.
Un particolare che farà probabilmente scattare una verifica sulle trascrizioni del verbale di interrogatorio.
L’interrogatorio è stato comunque anche “registrato” e non dovrebbe essere difficile accertare quale sia la reale affermazione.
Probabile anche l’audizione dei membri del comitato di gestione del Porto che diede il via libera al prolungamento della concessione a Spinelli appena un mese dopo una prima risposta “contraria” e con l’unico parere negativo rimasto.