Ceriale (Savona) – Sta facendo il giro del web il video ripreso su una spiaggia di Ceriale, dove un bagnino sembra gettare lontano la sedia e l’attrezzatura da mare di una donna che dice di essere disabile. Un caso divenuto nazionale e che sta sollevando una marea di proteste e commenti roventi sui social dove il video è velocemente diventato virale.
Unanime il coro di proteste contro il bagnino dello stabilimento (identificabile) autore del gesto ma i titolari dell’attività rispondono alle accuse e pur condannando i “modi” desiderano chiarire la vicenda anche da loro “punto di vista”.
Secondo i gestori, infatti, la sedia e l’ombrellone della coppia erano già da giorni oggetto di contestazione perché sistemati in una zona della spiaggia che, per legge, deve restare sgombera e di libero passaggio. I titolari di stabilimento che dovessero violare la norma sono passibili di una multa di oltre mille euro.
Secondo la versione dei titolari dello stabilimento, quindi, la coppia non poteva, a rigor di legge, restare dove si trovava e il personale aveva già chiesto più volte alle persone di spostare sedia e ombrellone, avvertendo che sarebbero state chiamate le forze dell’ordine.
Le risposte della coppia sarebbero state negative ed una prima chiamata ai carabinieri si sarebbe risolta con un arrivo dei militari quando la coppia era già andata via.
Il giorno successivo sdraio e ombrellone sarebbero ricomparsi sempre nella cosiddetta “fascia di rispetto” – il condizionale è d’obbligo visto che non è certo come si siano svolti i fatti – e ancora una volta il personale dello stabilimento ha affrontato la coppia chiedendo di allontanarsi, ricevendo risposta negativa motivata dall’affermazione che la donna è disabile e necessita di poter stare vicino al bagnasciuga per poter entrare e uscire dal mare senza troppo sforzo.
La circostanza non è però prevista dalle normative – che però precisano che l’ingresso in acqua deve poter essere consentito a chiunque, anche senza il pagamento di un biglietto di ingresso – e dunque non si capisce come possa il disabile affrontare il passaggio senza poter aver la possibilità di stazionare, anche solo per il riposo, vicino al mare.
La discussione si sarebbe esacerbata al punto che il bagnino (sbagliando per ammissione stessa dei titolari) avrebbe reagito spostando a forza sedia e ombrellone in un altro punto della spiaggia, lontano dallo stabilimento.
Questa sola parte della vicenda sarebbe stata ripresa nel video e trasmessa mentre, secondo i titolari, le forze dell’ordine sarebbero intervenute riportando nero su bianco la violazione delle normative da parte della coppia.
Non sarebbe però stata elevata alcuna sanzione.
La vicenda, dunque, appare di semplice soluzione, in realtà, potendo disporre della posizione delle forze dell’ordine intervenute.
La coppia aveva o non aveva il diritto di stazionare nella fascia di rispetto?
Al di là dei modi, comunque sbagliati e criticabili, l’obbligo del rispetto delle normative ricade sul gestore che verrebbe sanzionato se non le facesse rispettare.
In molti fanno notare che la soluzione più semplice restava allertare le forze dell’ordine dopo aver accertato che la coppia non intendeva rispettare gli inviti a rimuovere le attrezzature e attendere che i tutori dell’ordine facessero il loro lavoro, dirimendo la questione.