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Isola di Bergeggi, carabinieri subacquei esplorano grotte sommerse

carabinieri subacqueiBergeggi (Savona) – Controlli sui fondali dell’isola di Bergeggi, rimozione di reti da pesca e attrezzatura impigliata e verifica dei rami più nascosti e meno frequentati delle grotte sottomarine presenti sott’acqua.
Si rinnova la collaborazione tra Area Marina Protetta Isola di Bergeggi e il nucleo dei carabinieri subacquei di Genova Voltri.
Nelle scorse settimane, infatti, grazie agli uomini comandati dal Colonnello Samuele Sighinolfi, sono state realizzate una serie di importanti attività di monitoraggio sullo stato di salute degli habitat a coralligeno e delle grotte marine presenti in prossimità dell'isola di Bergeggi.
In particolare, l’ispezione con il ROV (Remote Operated Vehicle) dei Carabinieri della “parete dei Maledetti”, ha consentito di controllare l’eventuale presenza di attrezzi da pesca abbandonati e l’impiego degli operatori subacquei dei Carabinieri ha permesso di raccogliere alcuni campioni di roccia utili alla determinazione, realizzata grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, del litotipo costituente e della sua evoluzione tettonica.
Sempre per uno scopo analogo sono stati inoltre prelevati campioni di roccia da due differenti secche ubicate nei fondali antistanti l’abitato di Bergeggi.
Le ispezioni realizzate all’interno del ramo sommerso occidentale della “Grotta Marina” di Bergeggi hanno consentito di approfondire le conoscenze di un ambiente unico e difficilmente accessibile e di verificare la presenza di un grosso telone di plastica, molto probabilmente portato lì dalle mareggiate autunnali, che ostruiva completamente un corridoio di collegamento tra diverse parti della grotta.
La successiva operazione di recupero del telone di plastica organizzata e realizzata dai carabinieri subacquei, è risultata fondamentale per il ripristino delle condizioni naturali della grotta e per evitare danni ambientali irreparabili su di un ambiente tanto importante quanto delicato.
Gli operatori subacquei dei Carabinieri e il loro ROV sono stati infine impegnati in diverse occasioni nell’esplorazione, nella documentazione e nel rilevamento di ben tre nuove cavità sottomarine, ubicate nelle porzioni sommerse delle falesie del promontorio e dell’Isola di Bergeggi.
Le attività sono state realizzate anche grazie alla professionalità e la passione di Andrea Alliri, geologo e guida ambientale e escursionistica, che da anni collabora con il Comune di Bergeggi e i Carabinieri subacquei.

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