Milano – Due milioni e 150mila Euro: sarebbe questo, spicciolo più spicciolo meno, l’ammontare complessivo delle ‘donazioni’ che Silvio Berlusconi avrebbe fatto a favore di una ventina di ragazze indagate nell’inchiesta Ruby 3 nell’arco di circa 4 anni, tra il 2010 e il 2014.
I vari versamenti sarebbero sempre avvenuti tramite bonifici e assegni, come risulterebbe da alcuni atti dell’indagine depositati al Tribunale del riesame di Milano.
In questo ‘conteggio’ non è imputata Ruby, che comunque in questi anni avrebbe, per prima, ricevuto una sostanziosa mole di denaro dall’ex cavaliere, che le permetterebbe tutt’ora di condurre un’esistenza agiata a Genova, dove risiederebbe in una lussuosa villa ad Albaro, e godrebbe di un tenore di vita decisamente alto.
Ma tra le ragazze che hanno ricevuto più denaro da Silvio Berlusconi, attraverso il conto corrente Monte dei Paschi di Siena dell’ex premier, ci sono Alessandra Sorcinelli (390 mila euro) e Barbara Guerra (200 mila euro). Dagli accertamenti bancari effettuati nell’ambito dell’inchiesta Ruby ter emerge che “non risultano fonti di reddito delle indagate che non sono riconducibili in modo diretto o indiretto a Silvio Berlusconi”.
Agli atti dell’inchiesta Ruby ter, ci sono anche le lettere scritte a ciascuna delle 20 ospiti alle feste ad Arcore in cui Silvio Berlusconi le informa di non poter più continuare a versare denaro e, come ultimo ‘aiuto’ annuncia che le liquiderà con 25 mila euro ‘una tantum’. Nella lettera del dicembre 2013, identica per ognuna delle ragazze, Berlusconi comunica di non poter proseguire nel suo sostegno economico per non causare a se stesso e a loro ulteriori guai con la giustizia.