Arezzo – Quando presso il cimitero di San Gianni nel comune di Sestino, in provincia di Arezzo, erano state ritrovate delle ossa umane, si pensava fossero i resti di Guerrina Piscaglia, la 50enne originaria di Novafeltria nel riminese ma residente a Ca’ Raffaello nel comune di Badia Tedalda nell’aretino, misteriosamente scomparsa da casa dal 1 maggio dell’anno scorso.
E invece ecco il colpo di scena: lo scheletro non appartiene a Guerrina, e a certificarlo senza ombra di dubbio sono le analisi dei Ris. Il cromosoma individuato ed estratto in queste ore nei laboratorio specializzato del reparto speciale dei Carabinieri appartiene infatti ad un uomo la cui identità e la modalità di morte devono a questo punto essere scoperte.
Il mistero della scomparsa di Guerrina, di cui si è occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” di Rai 3 resta quindi ancora, per il momento, insoluto. Un mistero fitto, reso ancora più inquietante dal fatto che dopo la prima ipotesi di allontanamento volontario, è stato indagato un prete di origine congolese, padre Graziano, di cui la donna si sarebbe perdutamente innamorata e che figura come unico indagato per sequestro di persona.