Trapani – Gioca la carte della parziale incapacità di intendere e volere la difesa di don Sergio Librizzi, ex direttore della Caritas di Trapani accusato di aver preteso prestazioni sessuali da parte di richiedenti asilo in cambio di aiuto.
Secondo il consulente di parte, infatti, l’ex direttore della Caritas di Trapani, sarebbe “parzialmente incapace di intendere e di volere” e quindi la sua condotta non è stata pienamente consapevole.
La dichirazione è stata resa durante il processo che vede l’ex parroco imputato per concussione e violenza sessuale. Secondo le accuse degli investigatori, don Sergio Librizzi avrebbe approfittato della sua carica di ex direttore della Caritas di Trapani per pretendere che alcuni richiedenti asilo, disperati e senza sostentamento, si concedessero ai turpi desideri sessuali in cambio di aiuto e modesti favori.
Il parroco ha chiesto di definire la sua posizione con rito abbreviato e, in caso di condanna, beneficerà della riduzione di un terzo della pena.
Se il giudice riconoscerà invece la sua parziale o totale infermità mentale, potrebbe essere dichiarato incapace e quindi non punibile per la sua terribile condotta.
La vicenda ha suscitato scandalo e proteste per la gravità dei reati commessi, per l’estrema indigenza delle vittime e per il basso profilo tenuto dai Media nonostante la particolare rilevanza dei fatti che sarebbero avvenuti.