Genova – Saranno interrogati in mattinata i cinque giovani di nazionalità francese bloccati nella notte tra sabato e domenica in un appartamento di largo Zecca e sospettati di essere black block di rientro dagli scontri di Milano, durante l’inaugurazione dell’Expò 2015.
I cinque sono accusati di aver danneggiato ben sei vetture parcheggiate nei pressi di largo della Zecca e sono stati notati da due guardie giurate che li hanno inseguiti sino ad un appartamento dove i cinque si sono asserragliati. All’arrivo della polizia, prima hanno cercato di far cadere un agente che si era arrampicato lungo un tubo del gas per cercare di entrare in casa e poi, quando sono arrivati i vigili del fuoco con un’autoscala, li hanno assaliti cercando di farli cadere.
Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento i giovani francesi hanno opposto resistenza all’arresto ed hanno più volte cercato di aggredire i poliziotti.
I cinque sono stati arrestati mentre una sesta giovane, anch’essa di nazionalità francese, è stata fermata per accertamenti anche se non ha opposto resistenza al fermo.
Nella vettura che il gruppo guidava di rientro da Milano sono stati trovati oggetti che farebbero pensare che il gruppo abbia partecipato alla manifestazione anti Expò. Nel veicolo sono state trovate cartine di Milano e che indicano il percorso della manifestazione No Expò.
Gli inquirenti sospettano che possa trattarsi di black block che stavano rientrando in Francia dopo gli scontri e sono in corso indagini sull’appartamento dove si trovavano i giovani fermati.
Nella zona di largo Zecca viene segnalata da tempo la presenza di punkabestia e di gruppi di anarchici.