Genova – E’ stato il custode del cimitero di Sant’Alberto, sulle alture di Sestri Ponente ad incastrare il ladruncolo di rame che da qualche tempo era diventato l’incubo delle famiglie che hanno i propri cari sepolti nella struttura.
L’uomo si è appostato tra le siepi e ha notato un giovane che frequentava in modo assiduo il cimitero senza recarsi ogni volta nello stesso settore.
Qualche controllo in più ed ecco che il custode ha visto il ladruncolo mentre sottraeva sottovasi in rame e portafiori realizzati con il prezioso metallo.
Bloccato il malvivente, il custode ha chiamato la polizia e così è stato svelato il mistero della sparizione sistematica di tutti gli oggetti di rame contenuti nel cimitero di Sant’Alberto.
L’autore dei furti è un disoccupato che ha raccontato agli agenti di aver trovato solo quel modo per sbarcare il lunario.
Come in un supermercato, il giovane si recava al cimitero e prelevava il necessario per pagare i debiti.
Nonostante la storia pietosa, però, l’uomo è stato accusato di furto e danneggiamento di beni storici. Ora gli inquirenti puntano a scoprire chi acquistava il metallo rubato senza verificarne la provenienza.