Roma – Dopo le indiscrezioni trapelate dall’inchiesta in corso sull’incendio che ha distrutto il Terminal 3 dell’Aeroporto di Fiumicino nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2015, che indicavano un condizionatore portatile come causa scatenante del rogo, l’ipotesi trova ora conferma nella notizia di 5
operai della ditta alla quale era affidata la manutenzione degli impianti di condizionamento dello scalo che risultano ora indagati dalla Procura di Civitavecchia. Per tutti i manutentori il reato ipotizzato sarebbe quello di concorso in incendio colposo.
Gli operai in questione, nei 5 nei giorni precedenti il rogo, avrebbero attivato un condizionatore portatile per ovviare al surriscaldamento di un quadro elettrico. Il condizionatore però si spegneva poiché non collegato all’esterno.