Sassari – Sale ancora il numero delle persone in isolamento per il sospetto contagio da virus Ebola dopo il “caso” dell’infermiere ammalato dopo il rientro dalla Sierra Leone.
Le autorità sanitarie stanno estendendo per precauzione il cordone sanitario attorno ad amici e familiari della persona ricoverata in isolamento, a Roma, perchè ammalata di Ebola.
Ora sono 17 le persone che devono restare in quarantena per almeno 21 giorni, confinate nelle loro abitazioni o in reparti infettivi degli ospedali, per verificare l’eventualità di un contagio per essere entrato in contatto con la persona malata. Difficilmente si ammaleranno visto che la virulenza della malattia è pericolosa solo quando il paziente sanguina e tossisce, ma le precauzioni sono enormi, nel timore di un’epidemia e se la febbre dovesse salire improvvisamente scatterebbero altre forme di isolamento ben più drastiche.
Intanto la Asl di Sassari ha aperto un’inchiesta interna per verificare se la gestione del caso dell’infermiere malato di Ebola sia stata corretta o se, invece, come si sospetta, ci sono state delle “falle” nel sistema che avrebbero potuto scatenare un disastro.