Genova – Nella giornata di ieri, le ‘Sentinelle in piedi’ si sono date appuntamento nelle piazze di Genova, di La Spezia e di Imperia, così come in altre città italiane, per “sostenere la famiglia, difendere il matrimonio tra uomo e donna, per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, per il diritto alla libertà di scelta educativa dei genitori”.
Le Sentinelle in Piedi, si legge sul sito ufficiale del gruppo, sono “una resistenza formata da persone che vegliano su quanto accade nella società denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà. E vegliano nelle piazze per risvegliare le coscienze intorpidite e passive di fronte al pensiero unico”.
Così, anche in Piazza della Vittoria, nel capoluogo ligure, dritti, silenti e fermi le Sentinelle hanno vegliato ieri “per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”.
Ma un gruppo formato da una cinquantina di antagonisti li ha contestati accusandoli di fomentare odio e omofobia. I due gruppi non sono però venuti a contatto, costantemente sorvegliati a vista dalle forze dell’ordine.
Sul levitico si parla apertamente di pena di morte per i gay. (Contenuto rimosso perchè considerato violento o inneggiante alla violenza)