Damasco – Da ieri la bandiera nera dell’Isis sventola su Palmira, rinomato sito archeologico siriano dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Un patrimonio che però, ora, rischia di essere distrutto dalla furia cieca e barbara dello Stato Islamico: i jihadisti sono infatti già entrati nel museo della città ormai interamente sotto il loro controllo.
Lo ha riferito il direttore del dipartimento antichità di Damasco, Mamoun Abdulkarim, annunciando che i miliziani sunniti hanno distrutto alcune statue moderne di gesso.
Nessuna informazione su possibili danni alle opere antiche presenti all’interno del museo, molte delle quali erano state precedentemente portate via e messe in sicurezza a Damasco, prima dell’arrivo dei jihadisti. “Non c’è quasi nulla nel museo, siamo riusciti a trasferire progressivamente le antichità a Damasco”, ha riferito Abdulkarim, “tuttavia, ci sono ancora sarcofagi il cui peso di tre o quattro tonnellate non ci ha permesso di spostarli, e questo mi preoccupa”.
Palmira è stato uno dei più importanti centri culturali del mondo antico, ed ospita, oltre al museo, anche un ricco e splendido sito archeologico che rischia la completa devastazione.