Roma – “Marino è una persona per bene, lo riconoscono tutti. Si continua a dire se andrà avanti o no. A me interessa capire se l’amministrazione pulisce le strade, mette a posto buche e emergenza. Se sanno governare governino e vadano avanti, se non sono capaci vadano a casa”. Suonano quasi come un ultimatum le parole pronunciate da Matteo Renzi a ‘Porta a Porta’ nei confronti del sindaco di Roma Ignazio Marino, messo in difficoltà nelle ultime settimane dall’inchiesta su Mafia Capitale che ha coinvolto anche esponenti della sua giunta, compreso il vicesindaco.
“Roma è una città bellissima, ha tutto, ha un’eco internazionale straordinaria. Quest’anno c’è il Giubileo, tutto il mondo ci guarderà, la vogliamo smettere di stare a discutere di questioni che riguardano solo gli addetti ai lavori? – ha sottolineato il Presidente del Consiglio ospite del salotto politico di runo Vespa su Rai 1 – Chi è in grado di governare governi, se non è in grado vada a casa”. E alla domanda su quanto tempo sarà necessario per capire se a Roma sarà possibile andare avanti o no, Renzi risponde: “Deciderà il Pd romano, assieme alla coalizione, tra l’altro Orfini sta facendo un lavoro meraviglioso”.
Il Premier comunque esclude categoricamente un commissariamento della capitale per mafia. “L’ipotesi del commissariamento per mafia non esiste – chiosa Renzi – Leggeremo come governo le carte ma per noi non ci sono gli estremi”.
Ma non è tutto, perchè dopo il primo affondo su Marino ecco il secondo sulla scuola. Perchè in merito alla tormentata riforma della scuola, la cosiddetta “Buona Scuola”, Renzi oggi inchioda tutti alle proprie responsabilità e annuncia: “Quest’anno con 3000 emendamenti in commissione non si riesce ad assumere i 100.000 a settembre. Le scelte dell’opposizione hanno come conseguenza che il provvedimento non riuscirà ad entrare in vigore in tempo per settembre”.