New Delhi (India) – Ancora un rinvio per la complessa vicenda dei Marò italiani accusati di omicidio in India. Dopo un primo rinvio al 7 luglio, infatti, la Corte Suprema indiana ha deciso per un rinvio al 14 luglio e, oggi, ha nuovamente spostato l’udienza al 4 agosto.
L’alta corte indiana è chiamata a decidere sull’esclusione della Nia dal processo evitando la possibilità che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone possano essere condannati a morte per atti di terrorismo. Inoltre deve decidere se la Giustizia indiana può processare i due Marò considerando che l’Italia sostiene che i tragici fatti in cui persero la vita due pescatori, scambiati dai Marò per pirati, avvennero in acque internazionali e quindi non di competenza dell’India.
Una serie di rinvii della decisione che potrebbero anche essere in relazione con la decisione presa dall’Italia, come annunciato in un comunicato della Farnesina, di voler attivare un arbitrato internazionale “a conclusione della necessaria fase negoziale diretta con l’India e nell’impossibilità di intervenire ad una soluzione della controversia”.
A complicare le cose il fatto che il prossimo 15 luglio scade il permesso concesso a Latorre per cure mediche in Italia e quindi il Marò dovrebbe ritornare in India come da accordi.
Quasi certamente la difesa dei Marò presenterà una richiesta per un ulteriore rinvio della partenza del militare sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.