Genova – Caldo terribile, niente parcheggi gratuiti del Comune e Gay Pride avrebbero rovinato il primo week end di saldi nel capoluogo ligure. A denunciarlo Confesercenti secondo cui i primi due giorni di saldi sono stati deludenti per i commercianti che si aspettavano una corsa all’acquisto.
A vanificare le attese, secondo Confesercenti, il mancato sblocco dei posteggi nel primo giorno di saldi, cosa che era invece stata concessa dal Comune nei saldi invernali e il caldo torrido che ha spinto molti a non uscire di casa o a farlo solo per cercare un pò di refrigerio al mare o in campagna.
“Impossibile anche solo fare un confronto con l’anno scorso perché, di fatto, si è lavorato solo sabato mattina – sintetizza Enrico Malvasi, presidente di Fismo Confesercenti Genova – Nelle prime ore qualche movimento c’è stato, poi hanno preso il sopravvento l’afa e i disagi di chi, anche volendo, non ha potuto raggiungere il centro per la chiusura delle strade, riservate al corteo dell’Human Pride”.
E anche quei pochi che hanno accettato la corsa ostacoli, poi, hanno dovuto fare i conti con il costo del parcheggio che, contrariamente al via dei saldi invernali, il Comune non ha ritenuto di sospendere nemmeno nella giornata d’esordio delle vendite ribassate.
“Visto il bilancio del sabato, domenica molti hanno preferito non aprire nemmeno. Adesso, però, comincia la settimana – conclude Malvasi – i genovesi rientreranno in città e ci auguriamo che i prossimi siano i giorni della vera partenza dei saldi. Ne abbiamo davvero bisogno”.
Secondo il sondaggio sulle propensioni dei consumatori che Confesercenti ha condotto a livello nazionale, saranno quasi 28 milioni gli italiani che approfitteranno di questa sessione di saldi per acquistare abbigliamento e accessori, di cui più di 9 milioni durante questo fine settimana, per un spesa media prevista che oscillerà intorno ai 200 euro a famiglia. Dalle risposte degli intervistati si percepisce chiaramente la crescita del desiderio di sfruttare i saldi per portarsi a casa capi pregiati.
Per più un cliente su due (il 58%), infatti, sarà proprio la qualità del prodotto il fattore determinante per l’acquisto: una quota notevolmente superiore al 34% per cui conterà di più il basso prezzo e anche alla percentuale rilevata in occasione dei saldi estivi del 2014 (47%). Resta protagonista, comunque, l’abbigliamento, obiettivo del 73% dei consumatori, mentre il 53% cercherà calzature.
Gli uomini acquisteranno soprattutto camicie, magliette e abbigliamento sportivo, mentre le donne si indirizzeranno più su calzature, intimo e costumi da bagno, accessori moda.