Genova – Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso, presentato dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e dalla Lega Nord contro la decisione di bloccare l’aumento del numero dei consiglieri regionali.
“Oggi hanno vinto la buona politica e i cittadini – hanno dichiarato i portavoce liguri del Movimento 5 Stelle, commentando la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato le sentenze del Tar della Liguria dell’ottobre 2015 – Con questa sentenza è stata giudicata definitivamente inammissibile la richiesta di sottrarre seggi alle minoranze per garantire maggiore governabilità”
Il MoVimento 5 Stelle era stata la prima forza politica a denunciare una simile forzatura delle regole, costituendosi a proprie spese: unici consiglieri regionali, per altro, a scegliere questa strada.
“Ora anche un organo di rilievo costituzionale conferma che avevamo ragione – spiegano i portavoce pentastellati – Al di là degli aspetti tecnici e giuridici, questa sentenza ristabilisce un principio che il MoVimento 5 Stelle pone da sempre al centro di tutti i suoi programmi elettorali, in Liguria e non solo: il taglio ai costi della politica”.
“Con questo scopo – fanno sapere i portavoce M5S – si era deciso, due anni fa, di ridurre a 30 il numero di consiglieri, in base a un rapporto proporzionale tra la popolazione ligure e i suoi rappresentanti in Regione. Aggirare questa norma avrebbe significato scardinare questo principio, facendo spendere ai cittadini centinaia di migliaia di euro ogni anno per pagare stipendi a consiglieri regionali non previsti dallo Statuto. Di più: aggiungere un seggio alla maggioranza, a discapito dell’opposizione – come chiedeva uno dei tre ricorsi iniziali – avrebbe significato sconfessare il voto espresso dagli elettori il 31 maggio scorso, in un rovesciamento della volontà popolare che evoca epoche e scenari cupi”.