Genova – Il ponte don Acciai del Lagaccio continua a piegarsi e i cittadini che lo percorrono ogni giorno in auto, in bus o anche solo a piedi,  sono sempre più preoccupati e temono che possa cedere improvvisamente con conseguenze facilmente immaginabili.
L’allarme è stato rilanciato recentemente sui social network ed in particolare sulla pagina “Sei del Lagaccio se” e “sei di San Teodoro se” ma dell’argomento si discute ormai dal 2014 quando la leggera inclinazione della parte centrale ha iniziato ad aumentare sempre più.

Nel dicembre 2017 la curvatura del ponte si sarebbe accentuata nel giro di pochi giorni e da allora sarebbe in corso la costante sorveglianza dei tecnici del comune che avrebbero chiarito che il cedimento non è del ponte ma del terreno sottostante uno dei piloni.

In pratica il pilone sta “sprofondando” portando con se il manto stradale. Un movimento che non sembra preoccupare troppo il Comune cui sono giunte decine di segnalazioni da parte dei residenti e del Municipio.

In particolare ci si chiede se non sarebbe meglio vietare il transito ai mezzi pesanti e la sosta delle auto, in modo da alleggerire la struttura.
Situazione sotto controllo secondo il Comune che ha già avviato l’iter per stanziare i fondi necessari a consolidare il terreno attorno ai piloni più che a rafforzare il ponte stesso. Il ponte non sarebbe comunque “in pericolo imminente” e nulla lascerebbe pensare ad una emergenza in corso.

Secondo alcuni i piloni sarebbero appoggiati su quello che, un tempo, era il fondale del “lagaccio”, lo specchio d’acqua artificiale che un tempo serviva ad alimentare le vasche e le fontane del Palazzo del Principe e che si è via via interrato sino a diventare una palude acquitrinosa nella quale ha anche perso la vita un giovane di 12 anni, Felice Ceravolo, cui è stato intitolato il campo sportivo nato dopo la bonifica degli anni 70.

Un terreno bonificato scaricando detriti e pietrisco e che, quindi, non sarebbe particolarmente stabile.
Appare piuttosto strano che chi ha progettato e costruito il ponte possa aver appoggiato il pilone senza le necesarie verifiche ma questa, come altre leggende metropolitane, sta suscitando non poca preoccupazione tra i residenti che preferirebbero certamente vedere tecnici comunali a far rilevamenti o sensori in grado di segnalare ogni anomalia piuttosto che il silenzio che sembra avvolgere il “caso” del ponte che “sprofonda”.

E a guardare alcune foto pubblicate sui Social, con le ringhiere che sembrano disegnare una “V” sempre più inclinata, ben si comprende perchè circolino tanti dubbi.

Leggi la storia del nome del Lagaccio

aggiornamento e divieti. https://liguriaoggi.it/2018/08/19/ponte-del-lagaccio-controlli-e-divieti-dopo-lallarme-dei-residenti/