Genova – Ancora tensione all’interno del carcere di Marassi dove nei giorni scorsi si sono verificate due distinte aggressioni a danno degli agenti della Polizia Penitenziaria, costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.

Il Sappe, il Sindacato autonomo di Polizia, in una nota denuncia la difficile situazione del penitenziario: “E’ inaudito quello che accade nel carcere genovese di Marassi – si legge – dove ormai non si contano più le aggressioni subite dalla polizia penitenziaria, ma come si fa a sottovalutare o giustificare questi episodi di violenza, ci vuole veramente del coraggio oppure si è veramente ciechi e ottusi“.

Il comunicato prosegue spiegando l’accaduto: “Un detenuto di origine marocchina, libero di girare per l’istituto, infastidito del richiamo ricevuto in quanto ostacolava le operazioni di trasferimento di un detenuto, dopo aver provato il personale di scorta ha pensato bene di aggredire un agente con un morso alla mano“.

Il secondo episodio descritto, per il Sappe Liguria è ancora più grave: “Sei detenuti di origine marocchina occupanti una cella al termine della perquisizione ordinaria, evidentemente infastiditi, non si sarebbero limitati solo ad aggredire verbalmente i poliziotti impegnati nei normali controlli ma sono andati ben oltre lanciando contro di loro il piede del tavolo che hanno in cella colpendo ad un braccio un poliziotto costringendolo al ricovero ospedaliero“.

Michele Lorenzo, segretario regionale del Sappe denuncia: “E’ impossibile continuare ad operare a sostegno della sicurezza in un istituto dove, siamo certi, sono saltate le regole, dove i detenuti hanno la strana convinzione che tutto è loro consentito. A nostro avviso questo è il risultato di una gestione blanda e permissiva voluta dall’attuale Direzione. L’analisi degli eventi critici e le rimostranze del personale devono indurre la nostra amministrazione ad interessarsi del problema Marassi. Le denunce del Sappe sono state sempre chiare e circostanziate, ci meravigliamo che non siano state prese in considerazione e non sappiamo sino a quanto durerà la tenacia del poliziotto di Marassi a reggere questo marasma. E’ giusto puntualizzare che sono ad oggi l’attenzione del poliziotto di turno ha sempre evitato il peggio dalla criticità di Marassi, sventando comunque due tentativi di evasione, vari tentativi di suicidio, incendi alle celle, gesti di autolesionismo, aggressioni, risse, introduzione di oggetti non consentiti, dove sono presenti 720 detenuti e dove sono sempre meno le unità di Polizia Penitenziaria ad assicurare la sicurezza dei reparti detentivi affidata a soli 156 poliziotti”.

Oramai è chiaro – conclude Lorenzo – che da parte dell’attuale Amministrazione non c’è interesse a limitare i danni di Marassi, per questo il Sappe chiederà al nuovo Ministro della Giustizia Alfonso Buonafede di inserire nella sua agenda, tra le priorità, il sistema delle carceri liguri, in particolare Marassi e Sanremo. Invieremo una richiesta d’interessamento a vari esponenti politici della Regione Liguria, ormai la loro campagna elettorale è terminata quindi ora bisogna ragionare sui fatti e non più sulle promesse“.