ARMITOTeatro, la locandina di Bambini di Farina

Genova – Giornata conclusiva dei saggi di fine anno della compagnia teatrale ArmitoTeatro. Impegnati sul palco del Teatro della Tosse dallo scorso 5 giugno, i maestri della scuola hanno accompagnato sul palco i bambini delle suole elementari e medie, lasciando per la serata finale gli spettacoli di ragazzi e adulti.

Dalle 18.30 in poi tre spettacoli, tre gruppi di attori, tre storie. I ragazzi di prima e seconda superiore si sono esibiti ne I bambini di farina, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Anne Fine e trasformato durante i laboratori di improvvisazione, guidato dal lavoro del drammaturgo Roberto Repele. Una classe di liceo, un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, un professore in difficoltà e un compito da svolgere decisamente fuori dagli schemi. Sarà così che compagni di scuola decisamente lontani tra loro troveranno il modo di avvicinarsi, tra apparenze ingannevoli, proverbi storpiati, Polaroid istantanee sulla vita e tutorial su YouTube. Ma quello assegnato dal professore è un compito che influirà di più sulla vita degli studenti che sul loro rendimento scolastico: stabilire una scala di valori, scoprendo e riscoprendo quelli delle persone che ci stanno intorno e che, spesso, non riusciamo a vedere. Emozionante, capace di far riflettere, una bella prova per i ragazzi del corso, che hanno concluso con un omaggio a L’attimo fuggente, alla ricerca del gran finale che non sempre la vita è in grado di regalare. Tanti applausi, entusiasmo del pubblico e dei maestri, che salgono sul palco, a sipario chiuso, per raccontare l’esperienza umana ed emotiva dello spettacolo.

Qualche minuto di pausa ed è la volta di Life, interpretato dal gruppo adulti del corso. Un rapporto di coppia che nasce, evolve, cambia forma, prospettiva. L’amore, o quel che è, raccontato dai due protagonisti e dai loro numerosi interpreti, a rappresentare le centomila maschere che ognuno di noi indossa, spesso senza rendersene conto. Piatti rotti, monete lanciate in aria, libri da dividere e desideri da confessare. Emozione, riflessione, passione. Cala il sipario, ma non si smette di pensare.

L’appuntamento è per il prossimo autunno, quando la compagnia porterà in scena gli spettacoli dei maestri della scuola.