Genova – “Demolizione controllata”, fantomatici “lavori la notte prima del crollo” e addirittura cariche di esplosivo piazzate durante la Guerra Fredda per impedire l’invasione d’Italia. Sono solo alcune delle incredibili farneticazioni contenute in alcuni video, diffusi dai Social nelle ultime ore per “spiegare” le cause del crollo di ponte Morandi.

Dopo il falso filmato del crollo del viadotto, che sarebbe stato fatto sparire per evitare prove scomode – ma poi rivelatosi una video ricostruzione di un canale TV russo – altri video fantascientifici hanno iniziato a circolare con sempre maggiore insistenza su Facebook e sulla piattaforma di Youtube.

Il più “bizzarro” è certamente quello postato da “IgienistaMentale” che, in stile Adam Kadmon (Adam Qadmon) arriva a scomodare persino una supposta “demolizione controllata” evidentemente organizzata da qualcuno, in modo criminale.

A “suffragare la teoria” l’unico filmato circolante sul disastro, quello in  cui un uomo riprende da lontano il crollo di ponte Morandi urlando “oh, mio Dio” diverse volte.
Nel video, già analizzato e acquisito dalle forze dell’ordine, si noterebbero due “bagliori” che precedono il crollo di uno dei piloni. Bagliori inizialmente attribuiti – nella realtà della cronaca – ad un fulmine che avrebbe colpito la struttura, facendola crollare.
In realtà si è giunti alla conclusione che potrebbe più verosimilmente trattarsi di cavi elettrici che cedono durante il crollo precedente, quello che riguarda una parte di viadotto non ripresa nel video.

Più difficile che si tratti di esplosioni e certamente, se così fosse, se ne sarebbero già trovate le tracce e si sarebbero aperti ben altri “scenari” di indagine.

Le esplosioni, secondo l’incredibile filmato, potrebbero anche essere attribuite a ordigni esplosivi che sarebbero “contenuti” in molti ponti e viadotti autostradali, in Italia come in altri Paesi, e pronti ad esplodere a comando, in caso di emergenze militari.
Un provvedimento che sarebbe stato preso per impedire eventuali avanzate militari, da parte di eserciti invasori.

Per “provare” il possibile scenario, il video contiene brevi spezzoni di un supposto documentario svizzero in cui si rivelerebbe questa tattica militare adottata in alcuni cantoni per impedire le invasioni in un Paese che proprio del fatto di non essere mai stato invaso negli ultimi secoli, ha fatto la sua forza a livello bancario e di “cassaforte” del mondo.
Resta poi da capire chi abbia deciso di far saltare per aria il ponte e in risposta a chissà quale invasione.

A “corredo” di questa e di altre “fantasiose ricostruzioni” il video mostra personaggi politici, capi di Stato e il solito “minestrone” di associazioni segrete, complotti per il controllo del pianeta e baggianate di questa risma.

A rendere degno di attenzione da parte delle autorità e della polizia postale è soprattutto la viralità con cui filmati come questi circolano sulla Rete, incontrando facile presa da parte di persone sprovvedute. Alimentando la paura al limite del reato penalmente perseguibile.

Di seguito trovate il video che vi preghiamo di non condividere e non diffondere per non alimentare ulteriormente la sua viralità: