Genova – Lo scolmatore del torrente Fereggiano è ancora in attesa di collaudo ma è già funzionante da tempo e oggi viene nuovamente presentato alla Stampa con un evento cui partecipano le autorità cittadine.
Prima ancora dell’evento il Partito Democratico e il governatore della Liguria Giovanni Toti danno vita ad un durissimo scambio di accuse.

“Oggi viene inaugurato lo scolmatore del Fereggiano – scrivono in una nota i rappresentanti del Partito democratico in Liguria – un’opera fondamentale per la messa in sicurezza idraulica della città di Genova. Esprimiamo grande soddisfazione per la conclusione di questo importante intervento, frutto del lavoro del centrosinistra (a livello locale e nazionale) e realizzato, nello specifico, grazie a un cofinanziamento di 45 milioni di euro totali, che ha visto coinvolti la precedente amministrazione comunale (protagonista l’allora assessore Gianni Crivello) con 15 milioni, il Governo Monti con 20 milioni (attraverso il Piano nazionale per le città) e il Governo del Pd con 5 milioni di euro messi dalla Struttura di missione Italia Sicura in sostituzione del precedente finanziamento regionale della Giunta Burlando”.

Dalla spiegazione della “storia dello scolmatore” si passa poi alle accuse di “protagonismo” per il presidente della Regione Liguria Toti.

“È incredibile – scrive ancora il Partito Demoratico – che al taglio del nastro di oggi siano presenti solo il presidente della Regione Toti e il sindaco Bucci – che non hanno avuto alcun ruolo in quest’intervento – e non siano stati invitati né il Municipio Bassa Valbisagno, né l’ex assessore Crivello. Si tratta dell’ennesima appropriazione indebita – dal punto di vista politico-istituzionale – di questo centrodestra. Quel progetto e i finanziamenti necessari a realizzarlo sono frutto del lavoro di altre amministrazioni. Bucci e Toti, sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico, non hanno fatto praticamente nulla in questi anni, godendo soltanto del lavoro di chi li ha preceduti. Stessa cosa anche per la copertura e lo scolmatore del Bisagno, finanziati da Governi a guida Pd. La correttezza istituzionale imporrebbe che sindaco e presidente della Giunta ligure riconoscessero i meriti altrui”.

A stretto giro di posta arriva la replica del governatore Toti che, su Facebook, scrive:

“La sicurezza idrogeologica non ha colore politico – fa notare Toti – Provo veramente vergogna per il Partito Democratico della Liguria che a pochi minuti dalla presentazione del progetto dello Scolmatore del Bisagno invece di felicitarsi di questo risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra istituzioni, come peraltro disse lo stesso Renzi aprendo con noi il cantiere, esce con un comunicato in cui rivendica con arroganza suoi presunti meriti, peraltro scrivendo erroneamente che oggi inauguriamo lo scolmatore del Fereggiano, già pronto e utilizzabile da un anno in caso di emergenza, in attesa solo del collaudo. Questo comunicato rappresenta tutta l’arroganza, ignoranza, approssimazione e assenza di pudore del Pd ligure già evidentemente proiettato nella campagna elettorale con i grillini”.

“Genova ferita dalle alluvioni non merita di essere strumentalizzata politicamente soprattutto da chi ha compiuto negli anni tragici errori in materia di Protezione Civile e sicurezza dei cittadini per cui il governo è dovuto correre ai ripari – aggiunge Toti – Non a caso il ministro all’ambiente Sergio Costa era stato invitato proprio a dimostrazione del fatto che per noi la sicurezza dei cittadini deve essere un obiettivo comune e non una battaglia politica. Oggi è un giorno importante per Genova e non ce lo faremo rovinare abbassandoci a squallide polemiche politiche di chi in anni di governo non ha fatto niente per mettere in sicurezza la città”.

“Oggi non si fa campagna elettorale – conclude il governatore ligure – oggi si deve portare rispetto per una città che ha sofferto troppe volte a causa delle alluvioni. Se non volete portare rispetto almeno informatevi. Non sapete neanche cosa andiamo a inaugurare e di cosa state parlando: che brutta figura”.